Roma, 10 gen. (askanews) – “Se fosse vero fino in fondo sarebbe una scelta pericolosissima. In moltissime famiglie si viene cresciuti esclusivamente da figure materne. Faccio l’esempio della mia famiglia, mio padre era direttore di produzione e ha vissuto per più di due anni a New York, con i miei fratelli che sono stati cresciuti insieme a me da mia mamma e da mia nonna.
Forse nessuno ha ben chiaro che gay o lesbiche ci si nasce, l’orientamento sessuale fa parte del nostro DNA. Tu non diventi gay o lesbica se cresci tra le donne o cresci tra gli uomini.
Bisogna semplicemente accettare l’appartenenza a un genere sessuale che può essere a cavallo tra il maschio o la femmina”.
Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, commentando la notizia riportata dal Mattino di Padova a proposito di un tredicenne sottratto alla madre per via di atteggiamenti troppo effeminati.
“L’orientamento sessuale è una propria appartenenza genetica – ha detto Cirinnà – questo ragazzino sarebbe così anche se fosse stato cresciuto in una caserma. Io comunque del tribunale dei minorenni mi fido tantissimo, bisogna capire bene cosa è accaduto. In alcune occasioni sarebbe andato a scuola con gli occhi truccati? Che male c’è, non vedo per quale motivo si deve essere discriminati per l’orientamento sessuale. Purtroppo Padova è una città particolare, Padova ha brillato per essere stata una delle città nelle quali non si volevano celebrare unioni civili, c’è un ambiente particolarmente ostile, negativo, un po bigotto, un po moralista, con questa parte della provincia che vuole stare tranquilla e non vedere il cambiamento. Comunque sulla storia di questo bambino, pur fidandomi del tribunale dei minori, chiederò lumi oggi stesso in commissione giustizia”.