Tutto è bene ciò che finisce bene. Grisù è stato ritrovato, ma la ‘scomparsa’ del gatto si è trascinata dietro tantissime polemiche, soprattutto perché nella sua fuga c’è lo zampino di Trenitalia. Grisù era infatti con i suoi proprietari su un Intercity quando il capotreno lo ha scambiato per un randagio e lo ha fatto scendere alla stazione di Pescara.
Va detto che il gatto viaggiava nel suo trasportino e che gli avvenimenti sono accaduti mentre i suoi padroni dormivano: Grisù sarà probabilmente scappato dalla sua cuccia approfittando del sonno dei proprietari e ha poi intercettato il capotreno. Le ricerche sono iniziate subito, ma persino l’Enpa è intervenuto sulla vicenda.
“Stiamo facendo tutto il possibile per riportare Grisù a casa. I nostri volontari della Sezione di Pescara, che ringrazio di cuore dell’impegno, si sono attivati fin dal primo momento per trovare la gatta. – spiega Carla Rocchi, Presidente nazionale dell’Enpa, come riporta GreenMe – Inoltre abbiamo diffidato Trenitalia di prendere provvedimenti nei confronti del responsabile di questa assurda condotta che si è reso colpevole del reato di abbandono di animali e maltrattamento, nonché di attivare tutte le risorse possibili per trovare la micia. Ci riserviamo anche di presentare un esposto per l’accertamento dei fatti e di costituirci parte civile nel caso in cui il responsabile venga rinviato a giudizio per i reati commessi. Dopo tante campagne a favore degli animali, dopo tanti passi in avanti per agevolare le numerosissime famiglie che viaggiano con animali questa condotta da parte di Trenitalia è davvero inaccettabile. Se si fosse perso un minore o un anziano sarebbe stato fatto scendere forse dal treno? Il gatto tra l’altro, sicuramente non dall’aspetto randagio, era molto anziano e abituato alla cattività. Speriamo con tutto il cuore che la situazione si risolva nel migliore dei modi possibili ma cose di questo tipo non devono più succedere”.