Il miele che hai comprato non si cristallizza? Non è un buon segno

Se pensi che il miele non cristallizzato sia di maggiore qualità commetti un errore: è proprio il contrario, ecco il motivo.

12 Aprile 2023

Il miele è uno dei prodotti naturali più utilizzati in cucina e le sue proprietà benefiche lo rendono particolarmente consigliato anche dai medici. Non a caso questo prezioso prodotto del lavorio delle api è stato apprezzatissimo fin dall’antichità, che ne facevano abbondante uso negli ambiti più svariati. Oggi il miele è per lo più impiegato come dolcificante in sostituzione dello zucchero e in commercio se ne possono trovare decine di tipologie. A renderlo così presente nelle nostre cucine è anche la sua lunghissima durata a patto che la conservazione avvenga nel modo giusto.

A questo proposito, occorre sfatare subito un falso mito che riguarda la cristallizzazione del prodotto. Chi pensa che se il miele non si cristallizza sia sinonimo di freschezza e di qualità commette un errore. La mancata cristallizzazione, infatti, non è un buon segno in quanto si tratta di un processo del tutto naturale. Anzi, proprio la formazione dei cristalli garantisce l’ottima qualità del miele. Tant’è vero che molti dei prodotti industriali che si possono trovare comunemente in commercio tendono a non cristallizzare a differenze delle preparazioni artigianali.

Il motivo è presto detto: i mieli prodotti a livello industriale sono soggetti a un processo di pastorizzazione – lo stesso del latte –. Tale fase della produzione serve per eliminare tutti i batteri presenti. Nella lavorazione artigianale, invece, il miele non attraversa questo momento restando in tal modo più ‘naturale’ anche nella sua conservazione. D’altra parte, il miele cristallizzato non è certo da considerarsi avariato o da buttare. Tutt’altro! Si può usare normalmente per preparare dolci e dolcificare bevande, oppure può essere riportato allo stato più liquido.

Come spiega greenme.it, basta prendere la quantità di prodotto di cui si ha bisogno e metterla in un contenitore di vetro o in un mestolo. A quel punto, si procede a bagnomaria in una pentola riempita d’acqua calda. È sufficiente mescolare con un cucchiaio di legno fino alla completa liquefazione.

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