Rego Grande, conosciuta come la Stonehenge Amazzonica, a causa della somiglianza con il famoso monumento preistorico nel Wiltshire, si trova nello stato di Amapà, vicino alla città di Calcoene. Anche per questa struttura, come per Stonehenge, probabilmente si tratta di un luogo di culto o di un osservatorio astronomico.
Il monumento prende il nome dal vicino fiume Reno Grande ed è composta da 127 blocchi di granito in piedi, disposti in un cerchio di circa 30 metri di diametro. Ciascun blocco è altro circa 4 metri e pesa diverse tonnellate. Secondo gli studiosi, la struttura è stata costruita per coincidere con il solstizio d’inverno, quando il sole è nel suo punto più basso. Infatti, l’ombra di uno dei blocchi scompare proprio nel momento in cui il sole si trova perfettamente sopra la struttura.
Gli studi sul sito archeologico
Il sito è stato scoperto per la prima volta dal naturalista svizzero-brasiliano Emil Goeldi nel tardo 19° secolo, ma non è stato studiato per molto tempo. L’attuale custode, Lailson Carmelo da Silva, invece, sostiene di essere stato il primo a scoprire il sito durante una battuta di caccia al cinghiale. Nel ventesimo secolo però gli archeologici credevano che l’Amazzonia, prima della colonizzazione europea, non fosse una terra abitata da società avanzata.
Mentre il sito di Stonehenge di Wilthshire è stato costruito tra il 3000 a.C. e il 2000 a.C., la costruzione i Rego Grande risale a circa 1000 anni fa, circa 500 anni prima che gli europei iniziassero a colonizzare le Americhe. Il sito archeologico è diventato recentemente il soggetto degli studi dell’archeologa Mariana Cabral.
Le scoperte intorno al sito
L’archeologa Cabral, insieme al marito, si è dedicata per circa dieci anni alla disposizione delle rocce. I veri scavi, però, sono iniziati solo nel 2005 e in poco tempo sono stati trovati resti di urne funerarie in ceramica, elementi che hanno permesso di ipotizzare l’uso dell’area a scopo funebre. Inoltre, i blocchi potrebbero provenire da una zona molto vicina al sito, a differenza di quelli di Stonehenge che, invece, sappiamo essere stati trasportati per un lungo tragitto.
Come dicevamo in precedenza, ci sono diverse teorie riguardo l’effettivo uso del luogo: alcuni suppongono si tratti di un luogo di culto usato per aiutare con i cicli colturali o per favorire la caccia. Oppure potrebbero essere state posizionate come marcatori per i cacciatori. La cosa certa è che le teorie sono molte, ma ancora non si è giunti ad una risposta conclusiva e chiara in merito allo scopo delle creazione di questo sito archeologico