Tagliare una cipolla può sembrare un gioco da ragazzi, eppure presenta qualche difficoltà specie se non si è avvezzi a farlo tutti i giorni. Ma niente paura: con poche semplici dritte anche affettare una cipolla non darà più problemi.
Innanzitutto appoggiamo l’estremità con le radici sul tagliere e usiamo un coltello affilato per tagliarla in senso verticale. Così facendo si ottengono due metà, ognuna delle quali con una porzione di stelo e una porzione di radici. Questa tecnica è utile soprattutto se la ricetta prevede che la cipolla sia ridotta à la julienne, affettata finemente, o tagliata “alla francese”.
Quindi eliminiamo la parte dello stelo. Per il momento possiamo lasciare integra l’estremità delle radici. Il motivo è presto detto: fornisce un appiglio e ci aiuta a tenere uniti i vari strati mentre li affettiamo.
Il terzo passaggio da compiere è quello di togliere la buccia esterna, quella che assomiglia a uno strato di carta. Alcune cipolle hanno diversi strati di questo tipo: in questo caso dobbiamo continuare a eliminarli finché non raggiungiamo le foglie più spesse, morbide e umide.
È arrivato il momento di tagliare la cipolla a fette sottili. Prendiamo una delle metà e appoggiamola sul tagliere come se fosse una cupola. Affettiamo da un’estremità all’altra, non importa se in direzione trasversale o longitudinale: è indifferente. Lo spessore delle fette dipende dalle preferenze, in genere si tende a stare su una grandezza di 3-5 mm.
Se vogliamo sprigionare un sapore più intenso procediamo nel senso della larghezza, ovvero perpendicolarmente alle fibre. Tagliando in senso longitudinale, secondo le fibre dell’ortaggio, il sapore è invece più delicato.
Il processo va ripetuto con l’altra metà e poi possiamo separare i vari pezzi. Se abbiamo tagliato la cipolla per il senso della lunghezza, le fette dovrebbero essere attaccate alla radice. Usiamo quindi le dita per separarle, troviamo la radice e buttiamola.