L’autunno è arrivato e insieme a lui qualcuno ha già iniziato a portare in tavola le castagne. Si tratta di un alimento molto salutare e con tanti benefici per la salute del nostro corpo. Ecco quali sono e quante se ne possono mangiare al giorno.

Saranno pure piccoline, eppure le castagne sono una gran fonte di vitamine e minerali. Solo per citarne alcuni: rame, manganese, vitamina B6, vitamina C, tiamina, folato, riboflavina e potassio. Ma contengono anche fibre, il che è una gran bella notizia per il nostro intestino. Chi tiene alla linea sarà ben felice di sapere che sono a basso contenuto di grassi. Sono però più ricche di carboidrati. Le castagne sono ricche di antiossidanti, come la vitamina C, l’acido gallico, l’acido ellagico, i tannini. La loro funzione è quella di difendere le cellule dai danni dei radicali liberi. Essi sono collegati a diverse malattie croniche come quelle cardiache e il diabete.

Dal momento che contengono acidi grassi omega 6 e omega 3, le castagne aiutano il cuore, contribuiscono a regolarizzare la pressione sanguigna e sono utili per tenere a bada i livelli di colesterolo. Chi soffre di diabete deve sapere che le castagne possono aiutare a controllare la glicemia. Tutto merito della loro buona fonte di fibre, le quali possono aiutare a prevenire i picchi di zucchero nel sangue.

Questo alimento è utile per chi vuole perdere peso, perché le fibre contenute aiutano a sentirsi più sazi e più a lungo. Ciò vuol dire che il cibo impiegherà più tempo per svuotarsi dallo stomaco all’intestino. Quante mangiarne al giorno per restare in forma? Il sito Greenme.it parla di 5-6 ogni giorno.

I benefici di questo cibo autunnale non si esauriscono qui, dal momento che si rivela prezioso pure per il sistema nervoso. Allora perché non inserirlo nella dieta soprattutto quando si soffre di ansia o stress?

Infine, la ricerca suggerisce che le castagne avrebbero pure proprietà antitumorali. Gli antiossidanti presenti al loro interno infatti possono aiutare a sopprimere la crescita e la diffusione delle cellule tumorali e stimolare la morte delle stesse.