Il nuovo spider man torna a casa

Tom Holland, classe 1996, è il nuovo Peter Parker nella pellicola “Spider-man: Homecoming”, nelle sale a partire dal 6 luglio

21 Giugno 2017
Fonte: Facebook

Qualcuno ha descritto il nuovo spider-man come “spider-boy”. L’attore protagonista della nuova pellicola della serie, “Spider-man: Homecoming”, è nato nel 1996 e va a scuola nel Queens. Tom Holland, il nuovo Peter Parker nel film in uscita il 6 luglio nelle sale cinematografiche, è pallido e ha grandi mani, e da alcuni critici è già stato descritto come “brillante”.

Il nuovo film, diretto da Jon Watts e distribuito dalla Warner, sarà un film allo stesso tempo epico e nuovo, brillante nei contenuti. La trama racconta come Peter Parker, reduce dal debutto in “Captain America: Civil War” debba iniziare a gestire la sua identità di supereroe. “Spider-man: Homecoming” affianca anche una campagna contro il bullismo.

La trama

Come evocato già dallo stessa titolo, che potrebbe essere tradotto con “Spider-man torna a casa”, Peter Parker, dopo la sua esperienza mozzafiato con gli Avengers, torna a casa sua a New York. Qui vive con sua zia May (Marisa Tomei) ed è controllato da Tony Stark (Robert Downey Jr), alquanto burbero ma fondamentalmente buono. Qui Peter assume un ruolo solo di “supereroe” di quartiere, che difende i più deboli e sventa piccoli furti. Ma una minaccia più seria incombe con l’arrivo dell’Avvoltoio (Michael Keaton).

Anche se New York è uno scenario alquanto gettonato per le pellicole dei più diversi generi, questa volta le vicende non hanno luogo nella ricca Manhattan o in zone di lusso e benessere, bensì nel quartiere popolare del Queens. Watts ha dichiarato di non avere inventato nulla, ma di essersi limitato a spostare l’attenzione su nuovi luoghi.

Un eroe straordinariamente normale

Il regista afferma che spider-man è un supereroe con cui è facile identificarsi; incarna infatti “l’ingresso della normalità nel mondo degli eroi” e, a differenza degli altri, ha un’identità a tutti gli effetti segreta. Watts spiega anche che, per questo film, con l’aiuto della Marvel e della Sony, ha voluto cercare un’idea che fosse completamente nuova.

Peter Parker, un quindicenne, è stato inserito nel suo habitat naturale: i banchi di scuola. Gli autori si sono chiesti cosa avrebbe fatto un ragazzino di quell’età con i suoi poteri e la risposta che si sono dati è che non li percepirebbe ancora come una responsabilità, quindi soprattutto si divertirebbe.

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