Il peggior cibo n. 1 per il tuo metabolismo: cosa dice la scienza

La scienza mette in guardia dall’assumere cibi lavorati perché impigriscono il metabolismo e aumentano il rischio di accumulare peso in eccesso.

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Molti di noi si sono impegnati, nei mesi appena trascorsi, ad adottare uno stile di vita sano e un regime alimentare dietetico per smaltire qualche chiletto di troppo. D’altra parte sono pochi i fortunati che possono permettersi di mangiare di tutto senza particolari conseguenze che si accumulano sulla bilancia… Questi ‘eletti’, nella maggior parte dei casi, godono di un metabolismo basale (BMR) che lavora con elevata efficienza che ottimizza l’uso di energie anche a riposo.

Il metabolismo basale, infatti, è l’energia che il nostro organismo utilizza per le sue funzioni vitali fondamentali come, per esempio, pompare il sangue nei vasi in tutto il corpo, respirare, regolare la temperatura o conservare i tessuti. E tali attività rappresentano fra il 60% e il 70% del dispendio energetico. A completare il quadro, poi, ci sono le energie necessarie per l’attività fisica e le calorie bruciate per la digestione dei cibi.

Alimentazione e metabolismo, infatti, sono strettamente connessi e possiamo agevolare il secondo con alcune attenzioni a tavola. Quindi, scegliere di assumere un alimento rispetto a un altro incide sul tempo e di conseguenza sull’energia necessaria per trasformare quei nutrienti in energia. Ci sono, infatti, cibi che necessitano di una maggiore quantità di tempo per essere digeriti, come gli alimenti ad alto contenuto proteico.

Altri, invece, non stimolano il metabolismo in quanto non attivano il processo con cui i grassi vengono bruciati ma si trasformano rapidamente in carboidrati  e possono danneggiare l’organismo. A questo proposito, una ricerca individua tra i cibi peggiori quelli con un alto contenuto in zuccheri semplici senza fibre. Un esempio su tutti? Il pane bianco. Ma ci sono anche caramelle, dolci e bibite gassate che forniscono una ‘scarica energetica’ che il metabolismo scompone in poco tempo.

Il risultato sarà una sensazione di sonnolenza e lo stimolo della fame che torna a farsi sentire entro poche ore inducendo, così, a mangiare ancora. Meglio, quindi, optare per i cereali integrali rispetto alla farina bianca che è priva dei componenti più sani del grano, ovvero le fibre.

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