Roma, 20 gen. (askanews) – Il potente narcotrafficante Joaquin El Chapo Guzman, leader indiscusso del cartello di Sinaloa, è stato estradato dal Messico negli Stati uniti, dopo la decisione della Corte suprema di respingere il suo ultimo ricorso. Guzman, che si opponeva all’estradizione, è stato consegnato “alle autorità americane”, ha indicato il ministero degli Affari esteri messicano. El Chapo, accusato di avere introdotto negli Stati uniti ingenti quantitativi di droga e di avere alimentato la guerra fratricida tra i narcos in Messico, è già arrivato a New York. E’ perseguito penalmente in Texas e California per traffico di droga, omicidio e riciclaggio.
L’aereo che trasportava il narcotrafficante messicano è atterrato all’aeroporto Long Island McArthur a Islip, nello Stato di New York. Secondo i media americani, dovrebbe comparire già oggi davanti a un tribunale federale di Brooklyn.
Il dipartimento americano di Giustizia ha espresso la sua “gratitudine” al governo messicano “per la sua larga cooperazione e assistenza al fine di garantire l’estradizione di Guzman”, hanno indicato le autorità di Washington.
Dopo il suo arresto nel gennaio del 2016, nella sua roccaforte di Sinaloa, nel Nord-Ovest del Messico, “El Chapo” è stato rinchiuso nel carcere di El Altiplano, da dove era scappato in un modo incredibile nel luglio 2015 da un tunnel lungo più di un chilometro di lunghezza.