Il trucco per trovare la frutta con pesticidi al supermercato

Una valida idea, al momento ancora in fase di studio, arriva dai ricercatori svedesi.

1 Luglio 2022
Fonte: 123rf

Purtroppo molta frutta che acquistiamo al supermercato contiene tracce di pesticidi. La soluzione può essere comprare la frutta biologica, che in teoria dovrebbe garantire l’assenza di sostanze pericolose, però costa di più. Un’idea valida arriva dalla Svezia, ma diciamo subito che è ancora in fase di studio.

Si tratta di un sensore che è capace di individuare in poco tempo le sostanze chimiche presenti sulla frutta. Come? Prelevandone un piccolo campione, anche direttamente al supermercato. Lo ha ideato un team di ricerca del Karolinska Institutet in Svezia.

Queste le parole di Georgios Sotiriou, ricercatore principale presso il Dipartimento di microbiologia, biologia dei tumori e delle cellule del Karolinska Institutet e autore dello studio: “Le attuali tecniche per rilevare i pesticidi sui singoli prodotti prima del consumo sono in pratica limitate dal costo elevato e dalla fabbricazione ingombrante dei loro sensori. Per ovviare a questo, abbiamo sviluppato nanosensori economici e riproducibili che potrebbero essere utilizzati per monitorare tracce di pesticidi della frutta, ad esempio, nel negozio”.

Per mettere alla prova la capacità di rilevamento delle sostanze chimiche, gli studiosi hanno applicato un sottile strato di colorante tracciante sopra i sensori e hanno utilizzato uno spettrometro per scoprire le loro impronte molecolari. I sensori hanno rilevato in modo affidabile i segnali molecolari e le loro prestazioni sono rimaste le stesse anche quando sono state testate di nuovo dopo 2 mesi e mezzo, come riporta Greenme.it.

Al fine di testare l’applicazione pratica dei sensori, i ricercatori hanno utilizzato le mele dove il metodo è riuscito ad individuare basse concentrazioni di paration, un insetticida agricolo tossico che è vietato o limitato nella maggior parte dei Paesi.

Una piccola quantità di questa sostanza è stata messa su una parte di mela. I residui sono stati successivamente raccolti con un batuffolo di cotone immerso in una soluzione per sciogliere le molecole di pesticida. La soluzione è stata fatta cadere sul sensore, che ha confermato la presenza della sostanza chimica.

Haipeng Li, altro autore dello studio, ha commentato: “I nostri sensori sono in grado di rilevare i residui di pesticidi sulle superfici delle mele in un breve lasso di tempo di cinque minuti senza distruggere il frutto. Sebbene debbano essere convalidati in studi più ampi, offriamo un’applicazione pratica di prova del concetto per i test di sicurezza alimentare su larga scala prima del consumo”.

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