Una piscina di palline all’interno di un bar, per riportare i clienti a uno stato infantile, con l’aggiunta di un bel po’ d’alcool. Il bar con palline si chiama Ball Pool Bar Dive e si trova a Osaka. In Giappone sono soliti tentare esperimenti del genere, sorprendendo i giovani avventori con locali come il ristorante gabinetto, tra water e alimenti dall’aspetto poco invitante. Un tentativo del genere, con una piscina di palline che esaltasse lo spirito goliardico dei clienti un po’ brilli, era già stato effettuato a San Francisco all’inizio di quest’anno. Si trattava però di un pop-up bar, che chiuse dopo soli due giorni.
Il bar di Osaka invece è a tutti gli effetti un full time business. Si potrebbe pensare che la piscina di palline rappresenti un gioco relegato in un angolo del locale ma la realtà è un’altra. Non esistono infatti sedie o tavolini: questo bar è una piscina, con più di 20mila sfere colorate e rappresenta l’unico spazio nel quale consumare i propri drink. C’è un aspetto importante da considerare, ovvero l’igiene. Per tutelare l’integrità della piscina con palline, i drink vengono serviti in barattoli chiusi con un coperchio, forato appositamente per l’inserimento di una cannuccia.
Nessun drink dunque verrà mai versato sulle palline, anche se i proprietari dovranno essere abili nell’intervenire, qualora uno o più clienti dovessero sentire il bisogno di vomitare per l’eccesso d’alcool. Doveste trovarvi a Osaka durante un viaggio di piacere, sappiate che il bar, colmo di turisti e curiosi, impedisce ai propri clienti di trattenersi eccessivamente, così da poter garantire a tutti tale esperienza. A seconda del giorno infatti esistono delle tariffe offerte dai 60 ai 90 minuti in vasca.
Da bambini tutti abbiamo adorato la vasca ricolma di palline. Tuffarsi e sentirsi liberi è di certo tra i ricordi più dolci di molti di noi. In questo modo, ben sapendo che l’alcool può farci tornare tutti dei “bambinoni”, si tenta di fare appello a quel lato sepolto della clientela, riuscendo in maniera eccelsa a evitare che dei giovani adulti, che un bel po’ di drink potrebbero rendere ingestibili, indirizzino gli effetti della propria sbronza verso un tipo di divertimento innocuo.