In questo posto per laurearti dovrai piantare 10 alberi

Nelle Filippine una legge impone agli studenti di piantare 10 alberi altrimenti non otterranno il titolo di studio: il motivo del provvedimento

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Nelle Filippine studiare fa bene alla conoscenza e anche all’ambiente. Il governo, nel 2019, ha varato una legge che impone l’obbligo di piantare 10 alberi a chi si avvia a un percorso di studi, dalle scuole elementari fino all’Università. I ragazzi di questo Paese, dunque, per ottenere i titoli di studio nella loro vita non dovranno solo superare esami, ma anche aiutare la forestazione locale.

Il provvedimento, denominato “Graduation Legacy For the Environment Act”, è stato curato da Gary Alejano, convinto che la cultura e l’utilizzo etico delle risorse naturali possano camminare insieme. Lo scopo della legge è evidente: combattere la deforestazione e costruire un luogo più verde in cui vivere.

I numeri dell’iniziativa sono imponenti: si stima che potranno essere piantati ben 525 miliardi di alberi nel corso di una sola generazione. Nelle Filippine, infatti, i bambini che frequentano le scuole elementari sono 12 milioni, poco meno della metà – circa 5 milioni – conseguono un diploma e 500 mila arriva alla laurea (in Italia c’è chi si laurea anche dopo i 90 anni!). Stando a questi dati, in un solo anno si potrebbe assistere alla piantumazione di 175 milioni di alberi.

Ad accogliere le nuove piante dovrebbero essere le foreste (c’è differenza tra bosco e foresta?), le aree protette ma anche le aree urbane e i siti minerari abbandonati. Un modo per far crescere nuova vita e dare una speranza al futuro del Paese e dell’intero pianeta, messo a rischio da inquinamento e cambiamenti climatici.

Nelle sole Filippine (dove è stato immortalato un pipistrello gigante), infatti, la deforestazione è un fenomeno che sta mettendo a rischio i polmoni verdi. Fino a qualche tempo fa, il 70% del territorio ospitava alberi e foreste, mentre oggi la percentuale è scesa pericolosamente ad appena il 20%.

Forse questa iniziativa non sarà sufficiente per risolvere i problemi ambientali, ma rappresenterebbe comunque primo passa nella giusta direzione.

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