Infarto, veleno di questo ragno potrebbe evitare danni al cuore

La scoperta scientifica potenzialmente rivoluzionaria in campo cardiovascolare ha al centro dei suoi studi la tossina del veleno di un ragno

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Ictus e infarto sono le due principali cause di morte nei paesi industrializzati: le patologie cardiovascolari hanno origini multifattoriali, come cattiva alimentazione, fumo, sedentarietà, colesterolo alto (se ne soffri, non saltare mai questo pasto: rischi di far peggio) e predisposizione genetica.

Sono condizioni che possiamo tenere sotto controllo fino ad un certo punto perché ci colgono impreparati, con pochissimi sintomi o campanelli e ancora mentre la scienza tenta di progredire nella ricerca di una cura – se non per debellarli –  almeno per contrastare i danni permanenti.

In Australia i professori Glenn King e Nathan Palpant dell’Università del Queensland hanno compiuto una scoperta potenzialmente rivoluzionaria in questo settore nata quasi per caso: nel veleno dei ragni australiani dalla ragnatela a imbuto si trova una tossina la cui molecola Hi1a sembra essere in grado di prevenire la morte neuronale causata da attacco di cuore o ictus.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati lo scorso anno sull’autorevole rivista scientifica Circulation e il team di studiosi ha messo a punto – al momento solo grazie a test preclinici (cioè cellule in provetta e modelli animali) – un farmaco che potrebbe essere testato sull’uomo a partire dal 2023.

Gli scienziati hanno ricevuto un cospicuo finanziamento di 23 milioni di euro per proseguire con la sperimentazione del medicinale che potrebbe effettivamente salvare migliaia di vite al giorno in tutto il mondo. Il farmaco, nello specifico, bloccherebbe l’attivazione di un segnale che sancisce la morte di cellule cardiache e neuronali per mancanza di ossigeno o al cuore o al cervello in presenza di infarto o ictus.

Impedendo che venga inviato questo segnale, è in teoria possibile arginare del tutto i danni permanenti derivanti da ipossia legata alle principali malattie cardiovascolari.

Il ragno dalla ragnatela a imbuto di Darling Downs o K’gari (Hadronyche infensa) vive sull’isola di Fraser e gli aborigeni Butchulla lo chiamano “ragno dai denti lunghi”.

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