L'invenzione degli scacchi green stampati in 3D

Il designer Michael Drake ha ideato degli scacchi green stampati in 3D e formati da vere e proprie piantine

2 Luglio 2017
Fonte: Twitter

Divertenti, di design, ma soprattutto ecologici: stiamo parlando degli scacchi green realizzati da Michael Drake e creati per gli amanti della natura.

Si tratta di una grande scacchiera in cui l’alfiere, la dama, il re e le altre pedine sono formate da piccole piantine. Il designer ha realizzato tutti i pezzi (16 bianchi e 16 neri) utilizzando una stampante 3D. Ogni pezzo è a base di mais ed è in realtà una piccola fioriera, che custodisce una micro pianta. Realizzata in vetro temperato o bambù laccato, la scacchiera ospita quindi un piccolo giardino, con 32 piantine una diversa dall’altra, che creano un’unione perfetta fra design e amore per la natura.

Gli scacchi green sono ecologici, belli e di design, perfetti per arredare la propria casa, per un regalo green e per stupire gli amici durante una serata. Se vi state chiedendo come facciano le piante all’interno dei pezzi a non morire la risposta è molto semplice: secondo le indicazioni di Michael Drake, il creatore, per innaffiarle baste immergerle in una bacinella piena d’acqua una volta la settimana e lasciare poi asciugare le piantine su un panno.

Dopo potrete riprendere a giocare a scacchi con chi preferite. Antichissimi e amati in tutto il mondo, gli scacchi sono legati a diverse leggende. Ancora oggi non è chiaro quando vennero inventati. Secondo molti studiosi le sue origini risalirebbero all’Antico Egitto, dove si giocava il gioco del senet, altri invece sono convinti che gli scacchi siano nati in India, mentre in Italia apparvero con l’Impero Romano nel II secolo.

Nel XVI secolo il gioco divenne una disciplina e i giocatori più forti iniziarono a diventare famosi. Per moltissimo tempo Italia e Spagna si contesero il primato, sfidandosi con dei veri e propri professionisti come Leonardo da Cutro, detto il puttino, Paolo Boi, soprannominato il Siracusano, Cesare Polerio, alias l’Abruzzese, e Gioacchino Greco, detto il Calabrese, considerato uno dei più forti, autore di “Traitè des èches”.

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