Jorge Lorenzo un ragazzo spagnolo con l’eterna espressione interrogativa di un bambino, sembra affacciarsi al mondo per la prima volta con la sua ingenuità. Ed invece, già all’inizio della sua carriera motociclistica, sprigiona la grinta di un uomo e la concentra tutta nel suo talento.
Sembra quasi che il carburante gli scorra nelle vene, a tal punto da sembrare un tutt’uno con la sua moto. Oltre che dai trionfi, la sua ascesa è segnata dalle continue sfide con i suoi avversari del momento. Nel 2006, ancora giovane ed inesperto, in sella alla sua moto 250, soffia il titolo di campione a Dovizioso.
L’anno dopo, per dimostrare al mondo che non si era trattato di un errore, si afferma di nuovo come campione mondiale. Il suo debutto in motogp, mette a rischio il primato dei grandi più temuti: Valentino Rossi, il suo compagno di squadra e Dani Pedrosa, il suo connazionale. Come prevedibile, anche in questa classe, Jorge Lorenzo fa la differenza e questo viene immediatamente percepito dai grandi campioni. Lo avvertono anche i tifosi di Valentino attraverso le scommesse. Le sue speranze da un lato, le paure degli avversari dall’altro, non tardano a concretizzarsi in risultati tangibili. Nel giro di poco tempo, nell’aprile 2008, si afferma con il suo talento, durante la gara ad Estoril, dove li batte entrambi.
Da subito, si percepisce che quella che sarebbe dovuta nascere come sincera complicità tra Jorge e Valentino, si trasformerà presto in una battaglia. Lorenzo consapevole delle sue prestazioni e delle caratteristiche della sua moto, con la scelta giusta dei pneumatici, tenta sin da subito, di primeggiare sul campione e porta a casa questo trionfo. Il suo atteggiamento troppo sicuro di sé, nonostante il bagaglio di esperienze acquisito, lo porta ad essere il bersaglio di tutti e viene considerato più per la sua antipatia che per il suo successo. La strana analogia che lo accomuna al suo idolo Max Biaggi, eterno avversario dei migliori.
E come per lui, non tarda ad arrivare il duello che mette a confronto i due grandi. Jorge e Valentino si affrontano su due ruote, gomito a gomito, in casa del primo: la Spagna. Sul circuito di Barcellona, i due campioni danno davvero il massimo. Rendono gli ultimi tre giri della gara uno spettacolo unico, tra sorpassi e staccate mozzafiato, regalando al pubblico un’emozione ed un’adrenalina senza eguali. Alla fine l’esperienza vince sul talento: Rossi c’è. Non ha lasciato la manopola del gas fino a che non ha visto la bandiera a scacchi sventolare per lui.