Kamasutra, 12 cose che non sai sulle posizioni sessuali

Il più antico e famoso manuale sull’arte amatoria ha ancora dei segreti da svelare: ecco alcune cose (forse) non conosci

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Checché se ne dica, il Kamasutra è molto più di un libro sulle posizioni sessuali: il testo del filosofo indiano Vatsyayana veniva consigliato alle promesse spose per soddisfare il loro uomo ma anche loro stesse, tratta del rapporto uomo-donna e spiega come essere dei buoni cittadini.

Tra le curiosità che in pochi conoscono riguardo al Kamasutra annoveriamo la regola dell’8: si basa cioè la convinzione dell’autore che ci siano 8 modi di fare l’amore e 8 posizione adeguate per ognuno di essi, dunque 64 posizioni in totale.

È ispirato a trattati erotici più antichi come “Speculum al foder” o “Varias Concubitis Genera” tuttavia è stato il primo a poter essere consultato anche dalle donne.

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La posizione del ‘missionario’, la preferita dagli uomini, è tradotta in diversi modi: si chiama anche la “matrimoniale” e la “english-american”. Shakespeare nell’Otello utilizza per questa posizione la metafora “bestia con due schiene”.

Ma perché quest’arte, con lei sotto e lui sopra, si chiama così?  L’origine viene fatta risalire al 1700 e sembra che gli aborigeni dell’isola Trobriand, nella Melanesia occidentale, abbiano coniato questa espressione perché imposta dai missionari agli indigeni: fare l’amore faccia a faccia era in grado di rafforzare il concetto di monogamia e ampliare le possibilità di fecondazione.

L’altra posizione preferita dagli uomini è la ‘doggy style’ o ‘pecorina’: in latino si chiama “coitus more ferarum” (ovvero “coito come le fiere“) e pare sia la più consigliata per chi soffre di sciatalgia!

Anche nel Medioevo le prese da dietro erano ritenute inappropriate, immorali e illecite senza considerare che la Chiesa reprimeva anche le posizioni in cui la donna dominava sull’uomo.

A proposito di ruoli, posture e atteggiamenti, vi farà piacere sapere che il Kamasutra offre una grande varietà in fatto di posizioni (o arti) e secondo gli psicologi della Chapman University, sperimentarne di nuove all’interno della coppia è segno di soddisfazione e vitalità. Lasciamo spazio alla fantasia sotto le lenzuola e anche se all’inizio può sembrarci imbarazzante questa o quella nuova dinamica, non ci dimentichiamo che la perfezione si raggiunge con tanta pratica!

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