La pandemia da Covid-19 continua, purtroppo, a fare parte della nostra quotidianità con tanto di dati in aumento per ciò che riguarda contagi e positività. E se, da un lato, molti comportamenti da tenere per difendere se stessi e gli altri sono largamente noti, d’altra parte è bene non abbassare mai la guardia nonostante l’allentamento delle norme possa psicologicamente far pensare a una maggiore tranquillità. L’infezione da Coronavirus, soprattutto nei più fragili anche se vaccinati, resta infatti una condizione medica molto seria.

Per questo vale la pena ricordare alcune indicazioni che meritano di essere ripetute per garantire una ripresa rapida e completa a chi ha contratto il virus. E la parola chiave è riposo. A evidenziarlo anche sui media d’oltreoceano è la cardiologa Susan Cheng, ricercatrice e docente presso lo Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai Medical Center (Los Angeles). Anche se i sintomi sono contenuti o se si è completamente asintomatici, meglio concedere al proprio corpo il riposo che serve.

Quindi, il medico sconsiglia fortemente di continuare a lavorare da casa, prendendosi invece il tempo necessario anche dallo smart working. La mancanza di relax, infatti, può prolungare notevolmente la malattia rendendo difficile all’organismo rimettersi in salute. Il sistema immunitario trae beneficio dal sonno e concederlo al corpo è il primo modo per guarire dal Covid. E questo vale in qualunque fase della malattia, dal momento che dormire adeguatamente consente il riequilibrio delle difese immunitarie.

Il minimo periodo di riposo consigliato, quindi, è fra i tre e i cinque giorni a seconda della gravità della sintomatologia, staccando completamente la spina da tutti gli impegni. Inoltre, è consigliato non pretendere troppo dal proprio fisico nell’immediatezza della negativizzazione. Meglio, quindi, riprendere le attività gradualmente senza sforzarsi e ascoltare sempre i segnali che il corpo invia, stando attenti non forzarsi per non aggravare i sintomi residui. Mai sottovalutare il Covid.