La disoccupazione sale all'11,9%. Sfiora il 40% quella giovanile

Nonostante a novembre +19mila occupati, in un anno +201mila

9 Gennaio 2017
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Roma, 9 gen. (askanews) – Il tasso di disoccupazione a novembre si è attestato all’11,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Lo rende noto l’Istat la cui stima dei senza lavoro è in aumento dell’1,9%, pari a +57 mila unità, dopo il calo dello 0,6% registrato ad ottobre.

“L’aumento – spiega l’Istituto di statistica – è attribuibile a entrambe le componenti di genere e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni”.

Ed ‘ un aumento boom per la disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. E’ la stima preliminare dell’Istat. Il tasso di disoccupazione degli under 25 si riporta sui livelli di settembre 2015.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,6% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto a ottobre.
Il tasso di occupazione dei 15-24enni diminuisce di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività cala di 0,6 punti.

Tutto nonostante la stima per novembre degli occupati sia in lieve crescita rispetto a ottobre (+0,1%, pari a +19 mila unità).

“L’aumento – ha spiegato l’Istituto – riguarda le donne e le persone ultracinquantenni”. Aumentano, a novembre, gli indipendenti e i dipendenti permanenti, calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è pari al 57,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre.

Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+0,9% su novembre 2015, pari a +201 mila). La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai lavoratori dipendenti (+193 mila, di cui +135 mila i permanenti) e si manifesta sia per le donne sia per gli uomini, concentrandosi esclusivamente tra gli over 50 (+453 mila).

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