La fabbrica di birra più antica del mondo: la scoperta

Si trova in Egitto e risale al periodo del faraone Narmer

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Siamo abituati a pensare all’antico Egitto come terra di piramidi, mummie, faraoni e grandi regine. L’archeologia però ci restituisce ora un affresco ancora più complesso di questa affascinante terra, che deterrebbe anche un curioso primato: quello di ospitare la fabbrica di birra più antica del mondo.

È tutto merito di una missione archeologica egiziano-americana che ha rinvenuto ad Abydos, nel governatorato egiziano di Sohag, una struttura che a detta degli esperti potrebbe essere considerata la fabbrica di birra più antica del mondo. A dirlo è stato il ministero del Turismo e delle Antichità in un comunicato. I ricercatori che hanno lavorato sulla questione ipotizzano che la costruzione del complesso possa risalire al tempo del faraone Narmer, che è stato il fondatore della prima dinastia del primo regno (3150-2613 a.C.). Se le cose stessero davvero così, tale datazione renderebbe il probabile birrificio il più antico mai scoperto fino ad oggi.

Ma che cosa ha fatto ipotizzare agli esperti che si potesse trattare proprio di un birrificio? Durante i lavori di scavo sono stati individuati otto comparti di 20 metri di lunghezza per 2,5 di larghezza. Mustafa Vaziri, che è il capo del Consiglio Supremo delle Antichità, ha spiegato che ognuno di essi conteneva circa 40 vasche di argilla in cui veniva riscaldata la speciale miscela di acqua e cereali necessaria per produrre la bevanda alcolica. Considerevoli anche le quantità di birra che venivano prodotte. Secondo le stime il birrificio egiziano produceva circa 22.400 litri di birra al giorno.

Questa bevanda, che oggi è per noi così comune e ha un grande valore conviviale, ai tempi degli antichi Egizi non veniva consumata unicamente per fini simili a quelli riscontrabili nella cultura odierna, ma anche per pratiche cerimoniali in complessi funebri privati. Lo sostiene l’archeologo Matthew Adams, che ha guidato la squadra di ricerca a cui va il merito di aver localizzato e riscoperto questa struttura, che in realtà era stata individuata per la prima volta da un team di esploratori britannici all’inizio del XX secolo.

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