Manca davvero pochissimo tempo ai Giochi della XXXI Olimpiade.
La cerimonia di apertura avverrà il 5 agosto, allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, quando sfileranno tutti i 10.500 partecipanti, di 207 nazioni diverse, che prenderanno parte alle 306 competizioni di 28 sport differenti.
Ad aprire il corteo azzurro ci sarà Federica Pellegrini, la nostra portabandiera. Eppure c'è già un'altra eccellenza italiana che come portacolori non sfigurerebbe affatto: è la pasta.
Alimento-stereotipo dell'Italia, spesso utilizzato con pizza e mandolino per inquadrare il popolo del Belpaese, la pasta (di grano duro, perché non siamo mica spagnoli!) si candida seriamente a protagonista assoluta di Rio 2016.
I dati fanno davvero impressione: i cuochi del villaggio olimpico e dei ritiri delle varie nazioni, avranno a disposizione addirittura 2,7 tonnellate di pasta che verranno servite agli atleti e ai componenti dello staff. È una quantità che – al netto di ingordi e golosi – potrebbe bastare a servire poco più di mille piatti al giorno per un totale di 3 settimane, più giorni quindi di quanti non ne durino le Olimpiadi di Rio, che si chiuderanno il 21 agosto.
D'altronde il medico Michelangelo Giampietro, che ha spesso accompagnato le comitive della Nazionale, ha sottolineato l'importanza dei carboidrati nella dieta degli atleti: "La pasta non può mancare sulla tavola degli atleti. Il fabbisogno di carboidrati aumenta proporzionalmente al crescere delle ore settimanali e all'intensità degli allenamenti. Per la popolazione generale è di 2-3 g per ogni chilo di peso corporeo, ma nel caso degli atleti triplica (6-10 g per kg). Ed è ancora superiore (10-12 g per kg nei giorni precedenti alla gara) per maratoneti, nuotatori di fondo, tennisti o ciclisti".
E poteva non intervenire, sull’argomento pasta, Flavia Pennetta? Nomen omen: no. La tennista, fresca sposa del collega Fabio Fognini, ha raccontato un aneddoto post trionfo agli US Open: "Eravamo a Brindisi, a casa dei miei genitori insieme agli amici e ci siamo ritrovati tutti intorno ad una padella enorme di pasta. Sarà stata almeno 1 metro di diametro!".
In attesa di capire cosa ci riserverà il medagliere, possiamo dire che una medaglia d'oro (in cucina) l'abbiamo già ottenuta.