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La pennichella fa bene, ma attenti a non esagerare

La pennichella aiuta ad abbassare i livelli di stress ed è un vero toccasana per la memoria e la creatività

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Concedersi una pennichella dopo pranzo è un’abitudine molto amata dal popolo italiano: nel primo pomeriggio, è naturale e fisiologico avvertire la necessità di concedersi un breve sonno ristoratore, prima di dedicarsi alle incombenze quotidiane. Purtroppo, i tempi frenetici della modernità spesso non permettono di godere di un adeguato riposo durante la pausa pranzo. Ciò può far sì che si debba riprendere il lavoro con una fastidiosa sensazione di stanchezza e sonnolenza, che non facilita il mantenimento dei livelli di concentrazione necessari allo svolgimento delle attività lavorative.

Studi recenti nell’ambito della medicina del sonno, hanno dimostrato che il sonnellino pomeridiano rappresenta una pratica salutare, che determina effetti positivi sui livelli di attenzione, memoria e creatività. La siesta quindi, non è benefica solamente per la salute psicofisica del lavoratore, ma contribuisce ad innalzare i livelli di produttività aziendale. Per questo motivo, molte aziende importanti, come Google e Microsoft, si stanno attrezzando con apposite “nap room“, per permettere ai propri dipendenti di usufruire, durante la pausa pranzo, di spazi adeguati deputati al riposo.

Un sonno di breve durata favorisce inoltre la riduzione dei livelli di stress e comporta un miglioramento del metabolismo. Uno studio condotto dall’università Harvard di Boston su un gruppo di volontari d’età compresa tra i 24 e gli 86 anni, ha dimostrato che tre riposi settimanali della durata di 30 minuti, possono determinare un abbassamento del rischio di infarto fino al 40%, grazie alla riduzione dei livelli di ormoni dello stress nel flusso sanguigno. Gli effetti benefici sono ancor più marcati nei soggetti che sono sottoposti a ritmi lavorativi intensi e frenetici.

La pennichella dopo pranzo non influisce sul peso corporeo, ma non agevola la digestione. Chi soffre di problemi digestivi dovrebbe fare una breve passeggiata prima di godersi il meritato riposo. Attenzione però alla durata della pennichella: se protratta per un periodo superiore ai 30 minuti, c’è il rischio di entrare in uno stadio di sonno profondo, che può provocare al risveglio emicrania e spossatezza e può sconvolgere il naturale ciclo sonno-veglia causando insonnia. Per non interferire con il sonno notturno, è importante riposare prima delle 15, possibilmente sul divano e non sul letto, altrimenti si rischia di dormire più del necessario.

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