La Reggia di Caserta, dal 1991 ad oggi, è stata chiusa al pubblico nel periodo della pasquetta. Questa decisione fu presa proprio nei primi anni ’90. In passato infatti i giardinetti della Reggia erano aperti al pubblico, anche e sopratutto in questo periodo. In quell’anno però qualcosa andò storto. Giunsero troppe persone, un ammasso di turisti e giovani partenopei prese d’assalto la struttura, i controlli furono pessimi e le conseguenze terribili.
Mauro Felicori, direttore della struttura, ha deciso di riaprire i cancelli da quest’anno ma con i dovuti accorgimenti. Ha imposto alcune regole che non sono piaciute a tutti. Gli avventori potevano entrare ma senza oggetti di svago quali palloni, skateboard o altro, bevande, cibo d’ogni genere, mezzi da pic-nic. Per impedire l’accesso nell’area di queste cose sono state poste all’ingresso delle guardie, atte ad un rigido controllo.
I risultati
Per stessa ammissione dei dipendenti, non è stato possibile bloccare all’ingresso il 100% degli accessori di svago. Non si è trattato però sempre di falle del sistema stesso di controllo. In certi casi, a discrezione dei controllori, è stato ritenuto sicuro lasciar passare qualche pallone e poco altro. Inoltre se la furbizia dei piccolissimi è riuscita a bypassare la sicurezza, nessuna guardia ha ritenuto opportuno rincorrere i trasgressori.
Insomma tra la Reggia e i visitatori si è siglato un patto di fiducia. Si potrà di nuovo festeggiare la Pasquetta all’interno dei magnifici giardini regi ma con la dovuta cautela. Secondo il direttore il risultato è stato positivo. Nessun danno alle statue, nessun ramo utilizzato per mettere su un barbecue, nessun turista ferito. Inoltre l’ingresso era gratuito per tutti i ragazzi aventi dai 18 anni in giù mentre fino ai 24 anni si pagava solo 3 euro.
Polemiche
Eppure non tutti sono stati contenti. Tanti ragazzi si sono ritrovati a festeggiare senza ne cibo ne giochi d’ogni genere. In molti hanno dovuto persino assistere alla gioia di chi invece con maggior furbizia era riuscito a far passare qualcosa.
Polemiche anche le famiglie presenti all’interno dei giardini. Si sono ritrovate a spendere magari 30 euro circa e a non poter mangiare nulla. Inoltre in molti nuclei erano presenti bambini, che si sono visti sequestrare giochi d’ogni genere all’apertura dei cancelli.