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La storia (segreta) della prima pizza

È tra i cibi più amati di sempre, e la sua storia si perde indietro nel tempo fino all'età della pietra

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Oggi tutti noi amiamo la pizza, ma forse non tutti conoscono la storia della prima pizza. Le sue origini si perdono indietro nel tempo. Inizialmente era più simile a una focaccia. Come riporta History gli antichi egizi, romani e greci mangiavano una specie di pane ricoperto di condimenti, qualunque cosa si adattasse meglio alla loro regione e cultura. Ad esempio, i greci mangiavano qualcosa che era essenzialmente quella che oggi conosciamo come focaccia, ricoperta di erbe e olio.

What’s Cooking America ripercorre ulteriormente la storia della pizza, fino all’età della pietra, ovvero circa 2,6 milioni di anni fa, quando gli umani iniziarono a utilizzare strumenti di pietra prima di passare al bronzo nel 3.300 a.C.. Durante questo periodo, i membri delle antiche civiltà in quella che oggi è l’Italia cuocevano un pane grezzo fatto con un impasto composto solo da acqua e farina su pietre riscaldate sul fuoco e poi lo condivano nei modi più vari.

Piatti simili alla pizza vengono menzionati da autori come Catone il Vecchio nel III secolo a.C. e Virgilio ne “L’Eneide”. C’era persino un libro di cucina scoperto tra le rovine di Pompei che includeva una ricetta per un impasto circolare condito con pollo, pinoli, formaggio, aglio, menta, pepe e olio. Inoltre, gli scavi a Pompei hanno mostrato prove di torte di farina cotte al forno simili all’impasto della pizza. Non sorprende allora che la versione più familiare e moderna della pizza inizi nella vicina Napoli.

L’introduzione del pomodoro si deve proprio ai napoletani, ma a quelli più poveri, perché inizialmente questo frutto era ritenuto velenoso. Tra il 1700 e il 1800, la pizza divenne sempre più popolare tra i lavoratori poveri di Napoli, che all’epoca era una delle città più grandi d’Europa. Una città commerciale sulla costa, la cui popolazione era in continua crescita. Individui impoveriti noti come lazzaroni correvano per la città in cerca di lavoretti ovunque potessero trovarli e avevano bisogno di cibo da portare con sé in viaggio. La pizza era la soluzione migliore.

A quel tempo la pizza veniva preparata con pasta lievitata, proprio come oggi, e di solito era condita con formaggio, erbe e, naturalmente, pomodori. La si vendeva tramite venditori ambulanti che trasportavano scatole di pizza e poi tagliavano le fette a misura come ordinato.

Fu in questo periodo, nel 1738, che la pizzeria più antica del mondo, l’Antica Pizzeria Port’Alba, iniziò la sua attività a Napoli. In un primo momento non vendeva al pubblico. Vendeva invece le sue pizze a quegli ambulanti che poi le portavano in giro in scatole, vendendo la loro merce ai lazzaroni. Nel 1830 assunse la forma di ristorante, accogliendo il pubblico con tavoli e sedie.

L’Antica Pizzeria Port’Alba non è solo famosa per essere la prima e più antica pizzeria al mondo. Questo ristorante afferma anche di essere il luogo di nascita di varietà di pizza e opzioni di condimento che sono ormai dei classici, come la pizza alla marinara, molto popolare a Napoli e in Italia.

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