L'amore ha 5 fasi, in molti non superano la terza. In quale sei?

Secondo Jed Diamond, l'amore ha 5 fasi ma la maggior parte di noi si arrende alla terza fase. Voi in quale siete?

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San Valentino è passato da quasi un mese e anche San Faustino ce lo siamo lasciato alle spalle: che siate felicemente in coppia (occhio alla bilancia, si tende a ingrassare) o altrettanto felicemente da soli, vi farà piacere sapere che esiste un motivo ben preciso perché riuscite a tenervi un partner o al contrario invece fate fatica a “sistemarvi”.  L’amore ha 5 fasi e molti di noi non riescono ad andare oltre la terza, ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire bene la teoria dello psicoterapeuta Jed Diamond.

Con oltre 30 anni di attività di consulenza di coppia alle spalle, Diamond si dice convinto di aver compreso a fondo cosa rende un rapporto duraturo e concreto e ha indagato le 5 diverse fasi dell’amore a partire dalla prima, l’innamoramento.

In questo periodo gli ormoni come l’ossitocina, la serotonina o la dopamina ci portano a idealizzare il nostro partner e proiettare su di lui tutti i nostri sogni: è una fase in cui non abbiamo i piedi per terra, ma la testa tra le nuvole, crediamo di aver trovato la persona perfetta (ecco i segnali per capire se la vostra storia durerà) e il contatto con la realtà è piuttosto evanescente. “Siamo certi che rimarremo innamorati per sempre”, dichiara l’esperto.

La fase successiva implica diventare una coppia: è il momento della convivenza, dell’unione profonda e di una maggiore conoscenza dell’altro a cui ci sentiamo sempre più legati. Ma ricordiamoci che la realtà è sempre dietro l’angolo e con essa anche i difetti del nostro “partner perfetto”.

E infatti la terza fase è la più delicata: piomba la disillusione all’interno del “noi”, ci si sente meno amati, meno protetti, e la frustrazione innesca una serie di reazioni negative che spesso mandano in crisi la coppia. Una crisi da cui è difficile uscire perché “le insoddisfazioni si accumulano”, spiega ancora Jed Diamond.

Il quarto step verso l’Olimpo dell’amore e della felicità di coppia si affronta dopo aver oltrepassato indenni l’inferno della disillusione: in questa fase è possibile, infatti, creare un amore duraturo e reale, sempre che non si sia deciso di mollare prima e ricominciare la ricerca.

A questo punto della relazione, ci sentiamo amati per come siamo (l’amore a prima vista non esiste) con una nuova e più profonda consapevolezza di ciò che realmente significa essere in una coppia: di conseguenza riusciamo anche noi ad accettare il partner passando sopra ai suoi difettucci, alle piccole mancanze o alle incompatibilità caratteriali.

Infine giungiamo alla quinta fase dell’amore: usare le potenzialità di entrambi per cambiare il mondo. Lo scopo è unire il “potere dei due” per portare avanti un proposito di vita in comune basato su una complicità (con questo metodo si può aumentare facilmente) che oramai dovrebbe essere più che solida, indistruttibile, e far leva su essa per crescere insieme e migliorare anche il micro-mondo intorno a noi.

Ora sorge spontanea una domanda: voi a che punto della relazione siete?

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