Gli arcobaleni sono molto belli, ma tendono a scomparire prima che si possano scattare molte foto da salvare nella galleria e da mostrare poi ai propri amici. Non si può dire la stessa cosa per quel che riguarda l’arcobaleno apparso a Yangmingshan, nella Taipei cinese, il 30 novembre 2017, che è rimasto in cielo per 8 ore e 58 minuti: un record mai raggiunto prima, che ha battuto il record precedente del 14 marzo 1994 quando nello Yorkshire, nel Regno Unito, un arcobaleno è rimasto in cielo per sei ore.

La formazione di un arcobaleno coinvolge molteplici fattori e condizioni, in particolare il volume di vapore acqueo presente nell’atmosfera, la direzione della luce solare e la posizione dell’osservatore.

Si osserva un arcobaleno quando la luce solare bianca entra in una goccia di pioggia e subisce un processo di rifrazione e riflessione nella parte posteriore della goccia di pioggia sferica, come riporta Guinnessworldrecords.com.

Il risultato fa sì che il raggio di luce si disperda nei suoi colori primari sull’angolo di riflessione e/o rifrazione (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, viola). Quando questo processo viene ripetuto per più gocce di pioggia nell’atmosfera, i raggi di luce riflettenti risultanti finiscono per colpire la parte posteriore dell’occhio dell’osservatore per creare il fenomeno.

Ciò si verifica solo quando l’osservatore è posizionato tra la massa di vapore acqueo condensato nell’aria e la posizione del sole nel cielo. Questo è il motivo per cui gli arcobaleni si verificano solo quando si distoglie lo sguardo dal sole e si guarda verso la pioggia.

Sfortunatamente, gli arcobaleni non durano così a lungo quando li si osserva da una posizione a causa del sole che si muove attraverso il cielo e del vapore acqueo che cessa di esistere.

Coloro che invece hanno ammirato l’arcobaleno apparso a Yangmingshan hanno potuto godere di uno spettacolo davvero unico.