Lavi il pollo prima della cottura? Stai sbagliando

Hai anche tu l’abitudine di sciacquare il pollo prima di cuocerlo? Questa pratica non ti aiuta con l’igiene, ecco perché

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Come molte nonne, anche noi continuiamo a lavare il pollo prima di cuocerlo perché siamo convinte che, così facendo, sia più igienizzato, eppure stiamo commettendo un errore grossolano, e anzi, rischiamo di spargere i germi per tutta la cucina. È certamente vero che è sempre un’ottima idea sciacquare il cibo prima di cuocerlo o servirlo (ecco il trucchetto per mantenere l’insalata fresca dopo averla lavata), ma questa regola non vale per il pollo.

La carne bianca più diffusa e mangiata (organizzano anche dei matrimoni a tema pollo) è tra quelle più a rischio di contaminazione da salmonella o Campylobacte, tuttavia una ricerca condotta in collaborazione dal Department of Agriculture statunitense e dalla North Carolina State University smentisce in pieno le nostre nonne.

Lo studio è stato realizzato su un campione di 300 persone, divise in due gruppi: uno dei due è stato chiamato a preparare pollo e insalata senza lavare le proteine, l’altro gruppo invece ha potuto procedere alla preparazione senza ricevere alcuna indicazione sul pollo (Qui 10 consigli dello chef per imparare a cucinare meglio).

All’interno di questo gruppo, nel 23% dei casi sono stati ritrovati batteri all’interno dell’insalata, ai bordi del lavandino e sugli utensili da cucina.

Per minimizzare la contaminazione tra i fornelli, meglio procedere alla cottura della carne come ultimo step dopo aver lavato e cotto le verdure o la pasta; inoltre è bene utilizzare un tagliere a parte per la carne, ricordarsi di lavare le mani per almeno 20 secondi (meglio con acqua calda o fredda? Ecco cosa dice la scienza) dopo averla toccata e munitevi di un termometro per essere certi al 100% che il pollo abbia raggiunto i 73°.

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