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Lavorare fa male: come capire se la tua salute ne risente

La Sindrome da Burnout, lo stress da lavoro, spiegata dal Dr. Sandi Mann: quando ansia e depressione indicano che è necessaria una pausa

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Malgrado l’attività lavorativa sia fondamentale nella vita di una persona, ci sono segnali che indicano che un lavoro prolungato nel tempo può provocare una forma di stress patologico: la cosiddetta “Sindrome da Burnout“. Secondo uno studio psicologico c’è una correlazione nel lungo corso fra l’attività lavorativa e gli stati psicologici di un soggetto. In particolare, il lavoro potrebbe essere una delle cause dell’emergere di ansia e depressione.

Il Dr. Sandi Mann, dell’Università di Lancashire, ha elencato i segnali che bisognerebbe tenere d’occhio per comprendere se l’attività lavorativa sta avendo effetti negativi sulla salute. Fra questi ci sono la difficoltà legate al sonno, la frequenza nel commettere errori e la capacità di concentrazione, ma anche la perdita del senso dell’umorismo e del controllo emotivo. Conoscere questi sintomi è fondamentale per decidere di prendere una pausa e ricaricare le batterie.

Gli indicatori

Uno dei sintomi più evidenti del fatto che il lavoro sta avendo un impatto negativo sulla salute è legato al sonno. Le persone stressate hanno infatti difficoltà ad addormentarsi e allo stesso tempo faticano a svegliarsi presto la mattina. Questo può dipendere dal fatto che la mente è troppo affaticata e ha bisogno di riposo. Ovviamente, in uno stato di sovraccarico si commettono poi errori più frequenti e banali, piccole sciocchezze che a mente lucida non verrebbero mai commesse.

Lo stress influisce certamente anche sull’equilibrio emotivo: si è quindi più inclini a perdere la pazienza, si hanno maggiori difficoltà a trovare la concentrazione, ci si trova più disposti a litigare e si ha una sensazione di panico costante. Le persone che soffrono della “Sindrome da Burnout” finiscono, inoltre, per perdere il senso dell’umorismo e per danneggiare chi gli sta intorno con atteggiamenti negativi.

Infine, la carriera stessa potrebbe essere messa a rischio. Infatti, nella maggior parte dei casi, i soggetti finiscono per essere attanagliati da un’ansia che ne immobilizza lo spirito d’iniziativa o perdono interesse verso il proprio lavoro. In tutti questi casi, è consigliabile prendersi un periodo di stop dalla propria attività. Non una semplice vacanza di qualche giorno, ma un periodo di riposo sufficiente durante il quale dedicarsi a se stessi e liberarsi completamente dallo stress.

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