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Le nuvole artificiali: ecco a cosa serviranno

Dalla Nasa arriva uno scudo bianco artificiale per poter studiare meglio sia la ionosfera, che i fumi d'aria che si trovano nell'alta atmosfera

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Queste nuvole artificiali luminescenti serviranno per salvare il nostro pianeta. Il nuovo esperimento ha visto lo scorso 11 giugno i cieli della costa statunitense accendersi di nubi luminose. E’ stata proprio la Nasa a creare queste nubi artificiali per sperimentare un nuovo sistema progettato al fine di esaminare lo stato della ionosfera e il magnifico fenomeno delle aurore boreali.

Il razzo Terrier Malemute

Il nuovo esperimento della Nasa ha stabilito il lancio del razzo Terrier Malemute, si tratta di una particolare sonda con due stadi, che è stata appositamente programmata per trasportare materiale di natura scientifica, per un carico massimo di 180 kg circa, raggiungendo un’altezza di circa 400-700 km, chiaramente in relazione all’esperimento in cui è utilizzato e al peso del materiale da trasportare.

Per tale esperimento, il razzo sonda ha dovuto trasportare in quota 10 carichi, le cui dimensioni sono pari ad una piccola bottiglia di bevanda, i quali si sono successivamente aperti, in maniera cadenzata tra 10 e 20 km di distanza a partire dal secondo stadio, definito appunto Malemute, ad una quota di circa 150-200 km. Il materiale che è stato disperso in cielo ha portato alla creazione delle cosiddette nubi artificiali luminescenti, il cui colore è stato dal blu al rosso al verde. Proprio queste scie sono state utilizzate dai ricercatori per seguire il movimento delle particelle nell’alta atmosfera, studiando così il comportamento dei venti ad alta quota.

Cos’è il TMA

E’ stata proprio l’emissione del TMA, acronimo che indica il Trimetilalluminio, a consentire la formazione delle nuvole artificiali. Si tratta di una particolare sostanza che, a contatto con l’atmosfera interagisce con l’ossigeno presente. Ne viene fuori una reazione che produce del vapore acqueo mescolato a biossido di carbonio e ossido di alluminio. La stessa Nasa ha tenuto a garantire che la quantità di Trimetilalluminio emesso nell’ambiente è del tutto priva di conseguenze per uomo e natura. Inoltre, sempre da quanto affermato dalla Nasa, tra gennaio e marzo, sarebbe previsto il lancio di altri particolari razzi che dovranno studiare la risposta dell’atmosfera a tali sollecitazioni.

Ognuno dei differenti razzi dovrà impiegare uno strumento particolare volto all’analisi del fenomeno dell’aurora e sue specifiche interazioni. Secondo quanto affermato dalla Nasa, tali scie sono definite con-trails, vale a dire condensation trails, per indicare nuvole nuvole formate proprio da vapore acqueo condensato che si congela intorno alle piccole particelle rilasciate dal motore degli aerei.

A filmare l’esperimento, una serie di telecamere installate tra Wallops Flight Facility, la base di lancio del Goddard Space Flight Center. Il materiale disperso nell’atmosfera, come già sottolineato, data l’altezza dell’emissione e la quantità stessa dispersa, non avrà alcun successivo effetto sui territori interessati, come sottolineato dalla Nasa. Il tutto avverrà nell’arco di circa 8 minuti.

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