Le piante non hanno il cervello ma parlano lo stesso

Il linguaggio con cui le piante comunicano fra di loro passa anche attraverso le radici.

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Secondo molti studi, le piante riescono a comunicare fra di loro inviandosi veri e propri messaggi e riconoscendo i segnali che l’ambiente produce. E chissà, quindi, quante cose potrebbero raccontarci se anche noi riuscissimo a decodificare la loro ‘lingua’. Sono state molte, in questi anni, le ricerche che hanno cercato di approfondire il modo con cui gli alberi danno vita al processo comunicativo e quello che ne è emerso è davvero sorprendente.

Come sappiamo, le piante sono sprovviste di cervello, cosa che, invece, gli umani hanno in comune con le specie animali. Nonostante ciò, il mondo vegetale è riuscito a sviluppare la capacità di comunicare e gestire le informazioni scambiate. Alla base c’è la struttura modulare di ogni albero, formato da tre moduli principali: foglie, tronco e radici (fonte: focus.it). E tutto dipende dalla loro combinazione.

Le piante, dunque, sarebbero in grado di strutturarsi imparando a elaborare e memorizzare i segnali ambientali. Anche senza cervello, quindi, gli alberi hanno una forma di memoria che deriva loro dall’esperienza grazie alla quale riescono meglio ad adattarsi, modificando certe abitudini, e a compiere delle scelte. Secondo le ultime indagini della neurobiologia vegetale, la capacità percettiva della flora può anche superare quella animale.

Tra le competenze dei vegetali ci sono, per esempio, quella di distinguere ombra e luce, umidità e gravità. Ma gli alberi saprebbero anche riconoscere nutrienti, molecole e gas del terreno che, una volta intercettati, determinano comportamenti diversi. Molti, quindi, parlano esplicitamente di vera e propria intelligenza che permetterebbe alle piante, per esempio, di riconoscere i segnali chimici di parassiti e predatori.

Fondamentale, in questi processi, sono le strutture sugli apici delle radici, che costituiscono l’area più attiva e ricettiva. Le conoscenze su questo aspetto sono ancora in fase di approfondimento ma dimostrano una complessità inedita del verde che ci circonda.

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