L’Europeo dei tifosi: ecco la scena che commuove il mondo

Dagli incidenti provocati da inglesi e russi al geyser-sound: il bello e il brutto di Euro 2016 fino ad un abbraccio-simbolo al termine della finale.

11 Luglio 2016

Euro 2016 non passerà certo alla storia per la qualità del gioco espresso dalle 24 squadre o per un giocatore particolare emerso sugli altri. Parecchie stelle, da Müller a Lewandowski, fino ai talenti inglesi e anche a Paul Pogba e allo stesso Cristiano Ronaldo, hanno deluso le aspettative, forse condizionati dalla stanchezza per la lunghissima stagione con i rispettivi club.

Cosa resterà allora nella memoria degli appassionati? Di sicuro il comportamento dei tifosi. In positivo e in negativo, se ne sono viste di tutti i colori. L’inizio è stato da brivido, con i drammatici incidenti provocati dagli hooligans di Inghilterra e Russia e con i petardi lanciati in campo dai sostenitori croati, tutti episodi che avevano addirittura fatto ventilare le esclusioni a tavolino delle nazionali coinvolte.

Ma per fortuna il rovescio della medaglia ha visto il calore dei nordirlandesi, alle prese con la canzone-tormentone “Will Grigg's on fire”, e soprattutto quello degli islandesi, che hanno scandito la sorprendente marcia dei propri beniamini a ritmo di geyser-sound e con tanto colore ed entusiasmo.

La notte della finale ha rappresentato allora l’ideale summa del brutto e del bello: una minoranza di tifosi francesi ha infatti dato vita a incidenti con le forze dell’ordine che presidiavano la fanzone intorno alla Tour Eiffel, con sassaiole e scoppio di petardi e fumogeni, ma tutto è filato liscio all’interno dello stadio e fuori per quanto riguarda la convivenza tra i sostenitori di casa e i portoghesi.

Anzi, i lusitani, una cui folta rappresentanza vive nella capitale parigina, hanno invaso la Ville Lumiére in oltre 10000 unità, tra i fortunati possessori di un biglietto, coloro che hanno occupato gli Champs-Elysees e quanti hanno presidiato le fanzone. Delusione e gioia si sono mescolati senza problemi, anzi con una punta di commozione e colore. La prima è legata alla scena che ha visto un bambino portoghese consolare un adulto tifoso della Francia disperato e in lacrime proprio in una fanzone: la pacca sulla spalla e il successivo abbraccio hanno dato vita a una delle immagini simbolo dell’Europeo.

Temeraria invece la tifosa portoghese che si è lasciata andare ad un’accesa esultanza dopo il gol di Eder in una zona presidiata interamente da francesi. Tutto è andato bene, e l’oscurità non ha permesso di verificare se alla base della tolleranza ci fosse l’avvenenza della tifosa…
 

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