L'Everest? Roba da ciclisti! La folle impresa di Jens Voigt

L'ex corridore, ormai 45enne, tenterà l'impresa per beneficenza.

28 Dicembre 2016

Jens Voigt è pronto a 'combinarne' un’altra delle sue.

Il dirigente sportivo ed ex ciclista della Trek-Segafredo, quando sui pedali si guadagnava lo stipendio ci aveva già abituato a imprese strane, tentativi di battere record vari, dichiarazioni nostalgiche sulla Germania dell’Est e chi più ne ha più ne metta.

Nell’ultimo suo anno di attività, e più precisamente il 18 settembre 2014, Voigt si cimentò nel Record dell’ora: e fu così che dopo 9 anni di imbattibilità, il primato del ceco Ondrej Sosenka (49,700 km) fu annientato dal tedesco con 51,115 km. Peccato che un solo mese più tardi venne a sua volta battuto dall’austriaco Matthias Brändle con 737 metri percorsi in più (a sua volta Brändle è stato battuto dall’australiano Rohan Dennis, a sua volta battuto dal britannico Alex Dowsett, a sua volta battuto da Bradley Wiggins, attuale detentore del Record dell’ora con 54,526 km).

Ora però Jens Voigt vuole andare oltre. Per questo ha ideato la ‘Jensie Everest Challenge’, manifestazione che andrà in scena il prossimo 2 gennaio. L’evento consiste nella scalata per ben 98 volte della salita del Teufelsberg, situata sulla omonima collina artificiale nei pressi di Berlino, città dove l’ex ciclista vive insieme alla moglie Stephanie e ai suoi 6 figli.

Ma cosa c’entra la montagna più alta del mondo? È presto detto: la somma di tutti i dislivelli è pari al dislivello dell’Everest! Il ricavato di questa sfida – o meglio, di questa folle impresa – sarà devoluto interamente in beneficenza a ‘Tour du Cure’, una struttura che offre assistenza medica ai malati di cancro.

Jens Voigt ha parlato dell’iniziativa ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Amo sfidare i miei limiti, mi piace andare oltre per vedere che cosa il mio corpo e la mente sono in grado di fare. Io pazzo? Mai detto il contrario”.

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