L'idea retro di 4 ragazzi bolognesi: il ritorno della Musicasetta

30 Maggio 2017

Più la tecnologia va avanti e più si avverte il bisogno di tornare indietro, non è vero?

È quello, ad esempio, che sta accadendo alle musicassette, la cui vendita, secondo un recente rapporto di Nielsen Music, è cresciuta del ben 74% negli Stati Uniti d’America nel 2016, pari a 129mila copie vendute.

Le musicassette, inoltre, sono protagoniste di una serie che ha spopolato su Netflix, Tredici, da dove il protagonista ascolta la voce della compagna di scuola (morta).

Le musicassette di oggi, però, hanno un quid di diverso rispetto a quelle del passato: sono dotate di un codice per il download digitale dell’album per chi non ha a casa un lettore.

Ma dall’Italia arriva un’altra interessante e innovativa idea sul fronte delle musicassette ed è opera di quattro ragazzi di Bologna: Carlo Ragugini, Samanta Petrocchi, Cristian Duranti e Lorenzo Susto.

Questi quattro, infatti, hanno realizzato un progetto che ha lo scopo di creare musicassette che si ascoltano e s’incidono tramite smartphone grazie a un chip NFC (acronimo che sta per Near Field Communication, tecnologia di connettività che permette una comunicazione bidirezionale tra due apparecchi o dispositivi che vengono accostati a una distanza di 4 centimetri).

Questo progetto è stato lanciato sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter e – come si legge su Repubblica.it – propone di condividere con gli amici non solo la musica che si ama ma anche la propria voce.

Al centro dell’idea c’è una musicassetta colorata che, in realtà, è un sottile adesivo che contiene un chip.

Con questo, grazie anche a un’APP da installare sullo smartphone, il cellulare e la cassetta saranno collegati.

In questo modo si potranno riprodurre le canzoni salvate nella propria libreria o sceglierle da YouTube: queste verrano, poi, registrate sul mixtape così da formare la propria playlist.

Non solo, poi, la musicassetta si potrà condividere con un’altra persona e, essendo uno sticker, si potrà anche attaccare per strada e permettere così agli sconosciuti di ascoltare le canzoni che contiene (o, come scritto, anche la propria voce).

L’obiettivo dei raggiungere è raccogliere 10mila euro per far sì che l’idea dei quattro ragazzi bolognesi, dal gusto retro, diventi realtà.

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