L'importanza della privacy, i post personali su Facebook crollano

Facebook rivela un decremento dei post di natura personale, l'importanza della privacy acquista un valore sempre più importante

5 Maggio 2016
Fonte: flickr

La privacy di Facebook è da sempre un argomento scottante, in un mondo dove essere sempre connessi è diventato essenziale per la natura stessa delle nostre azioni, il colosso Facebook si trova ad affrontare una crisi dovuta alla privacy, o per meglio dire, una crisi annunciata. I suoi utenti infatti stanno lentamente, ma inesorabilmente, prendendo le distanze per evitare di avere la loro vita messa completamente in mostra sulle pagine del social.

The Information, un sito di informazione creato nel 2003, ha reso pubbliche molte notizie interne riguardanti le crisi che grandi compagnie come Google, Apple e appunto Facebook starebbero affrontando.
Il mese scorso è stato reso noto, come i post di Facebook stiano cambiando forma e contenuto e diventando sempre più anonimi.

Molti utenti stanno condividendo sempre meno informazioni private, selfies e pensieri originali, o come viene chiamato in inglese, appunto, “original sharing“.
Un esempio fra tutti, è stato il matrimonio di una giovane coppia americana, la cui sposa ha vietato tassativamente durante il matrimonio di filmare, fare foto o condividere immagini che finissero poi online.

Questo è stato deciso principalmente per due validi motivi: il primo, era l’evitare di rovinare le foto che sarebbero dovute essere scattate dal fotografo professionale,senza avere gli invitati impegnati a scattare continuamente con i loro cellulari e secondo motivo, appunto, il desiderio degli sposi di vivere il momento magico insieme ai loro invitati, e non condividerlo in diretta anche grazie alla nuova funzione Facebook chiamata appunto Facebook Live con il resto del mondo.

Quando la privacy di Facebook e le sue regole non erano ancora ancora compresi completamente, gli utenti Facebook postavano foto di ogni genere, ubriachi, in pose compromettenti o imbarazzanti, lasciando libero sfogo ad ogni sorta di pensiero e arrivando anche ad inveire contro un datore di lavoro o i propri colleghi, convinti di non poter venire scoperti.

Si è iniziato poi a comprendere che questo poteva avere ripercussioni nella vita di tutti i giorni, quella reale per intenderci, e ritorsioni perfino legali, gli utenti hanno iniziato a cambiare la natura dei loro post, continuando ad usare Facebook e a condividere assiduamente, ma stando molto più attenti alla loro privacy e alla natura dei loro contenuti.

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