Roma, 16 gen. (askanews) – Battaglia a colpi di post sui social per Marracash e Guè Pequeno che attaccano il loro ‘collega’ Fedez. Che tra i rapper non scorresse buon sangue era cosa nota, anche se in passato si erano limitati a esternare i loro dissappori nelle rime delle loro canzoni, stavolta si è passati all’attacco diretto. Il tutto nasce da un’intervista di sabato 14 gennaio al Corriere della Sera di Marracash e Guè Pequeno dove parlando di altri artisti hanno lanciato una frecciatina a Fedez e il suo collega J-Ax. “Non sono rapportabili a noi – dice Marracash – Basta guardare alle rime e agli artisti con cui collaborano per capire che sono una forma di pop che si maschera da rap. Fedez è una macchina da guerra del business, glielo riconosco, ma il mio fare musica ha altri obiettivi”. Rincara la dose Guè: “Non è un delitto fare soldi, ma io lo dico chiaramente. Non voglio essere un politico, un attivista sociale o altro. Se invece hai la piscosi che ti fa vivere per il clic, sui social finisci col dire tutto e il contrario di tutto, preghi per Aleppo, preghi per i terremotati quando in realtà preghi per i soldi”.
La risposta di Fedez non si è fatta attendere e attraverso Isntagram ha replicato: “Deve essere frustrante fare le interviste ed essere costretti sempre a pronunciare il nostro nome perché altrimenti non vi ca***o e nel titolo il nostro nome e più grosso del vostro. E poi ieri ti vedo dal vivo (riferito a Marracash ndr), ti dico che sei un co***one e abbassi la faccia”. Per poi aggiungere in un successivo video: “Comunque, giusto per ribadire, il nostro tour ha venduto più di 100 mila biglietti, e non è ancora uscito il disco, la terza data del Forum (di Assago) è quasi sold-out e presto ne apriremo una quarta. Fa male, vero?”, conclude mostrando il classico dito medio. Marracash ha controreplicato anche lui su Instagram con un video, smentendo il racconto di Fedez: “A quanto pare al nano con la sindrome di Napoleone è partita la nave sui social, ha inventato un po’ di ca***te’. Innanzitutto, come parli? Sembri un cummenda. In secondo luogo, tu ieri mi hai visto, mi hai detto che sono un co***one e io ho abbassato lo sguardo, ma dove?”. “Ieri alla sfilata (di Moschino) – continua Marracash – eri seduto davanti a me e non mi hai mai guardato. Ci sono miliardi di testimoni che possono dirlo. Sei l’unico babbo della storia dell’umanità che va alle sfilate di moda con il bodyguard. E tu mi avresti detto che sono un coglione e avrei abbassato lo sguardo? Io abbasso lo sguardo perché mi arrivi al c***o al massimo. Ripigliati!”.
A dar man forte al collega, è arrivato anche Guè Pequeno, con un’imitazione del cantante di “Vorrei ma non posto”, girata su una spiaggia di Santo Domingo, che è diventata virale online, conclusa con l’ennesimo insulto. Ma Fedez replica: “Ovviamente, vi siete scatenati perché non vedevate l’ora di cavalcare questa cosa. A me non interessa dimostrare chi ha detto meno. I testimoni ce li ho. Se vuoi hai il mio numero. Chiamami. Non ti far problemi”.