Nuovo oriundo per la Nazionale italiana. Si tratta di Lucas Boyè, ventenne attaccante argentino del Torino che in questo inizio di stagione, approfittando anche dell'infortunio di Ljajic, ha già collezionato otto presenze, guadagnandosi la fiducia di Mihajlovic e le atttenzioni di Ventura.
"Forza mostruosa e colpi incredibili. Devo solo avere la certezza regolamentare della possibile convocazione, è in lista", ha spiegato a Tuttosport il ct della Nazionale, già conquistato da Boyè.
Nella prossima pista potrebbero trovare spazio altri debuttanti: "Penso a Caprari, Verdi, Lapadula e molti altri".
Oltre a Boyè, altri granata potrebbero guadagnarsi l'azzurro: "Ne ero convinto quando decidemmo di portarli al Toro e lo ribadisco ora: possono essere riferimenti stabili in prospettiva Nazionale. Chi ha fatto i maggiori progressi, anche in rapporto a Baselli e a Zappacosta, è Belotti".
C'è poi il caso Berardi, lasciato fuori nonostante una grande estate col Sassuolo: "Si sono scritte e costruite cose poco esatte. Ho detto che è un capitale del nostro calcio che va inserito in un modulo che ne esalti le potenzialità. Esattamente l'opposto di una bocciatura".
L'Italia dovrà conquistarsi la qualificazione ai Mondiali: "Siamo all'inizio proprio perché c'è poco tempo e, amichevole con la Francia a parte, abbiamo affrontato tre partite di qualificazione: due da vincere – e le abbiamo vinte – una da non perdere e ci siamo riusciti contro una Spagna molto più forte rispetto a qualche mese fa. Si può discutere sul modo, sulla scelta tattica, ma abbiamo rischiato pochissimo, abbiamo subito goal su un nostro sbaglio e alla fine, considerando gli errori arbitrali, avremmo pure meritato".
Chiosa sul paragone con Conte: "Sarebbe ora di lasciare da parte questi raffronti. Era una squadra che arrivava da due anni di partite con un ct e da 40 giorni di lavoro fisico e tattico ininterrotto, non dai tre delle gare di qualificazione – dice ancora Ventura – Anche Sacchi, Lippi e Conte hanno faticato nelle qualificazioni".