Ma quale Rio, ecco le Olimpiadi dei carri armati

Tremila atleti da 19 paesi si sfidano in Russia in discipline come il biathlon per mezzi pesanti e il tiro a segno con i caccia militari

9 Agosto 2016

Non si disputano a Rio de Janeiro, dove la Nazionale italiana sta facendo il pieno di medaglie, ma sempre di Olimpiadi si tratta. In Russia, infatti, ha preso il via una vera e propria competizione sportiva a tutti gli effetti in cui i protagonisti non sono corridori, nuotatori, ginnasti, tennisti o calciatori ma carri armati, cannoni, blindati, elicotteri e missili.

Si tratta dei Giochi internazionali dell’esercito, inventati dal ministro della Difesa Seghey Shoigu, alla seconda edizione nel 2016 e che vengono trasmessi dalla TV russa e promossi come un grande successo, con più di 3000 “atleti” provenienti da ben diciannove Paesi.

Le discipline più intriganti sono il tiro a segno aereo con i caccia, regate con sbarchi e corse a ostacoli di blindati, anche se, a dire il vero, la 'regina' della manifestazione è il “biathlon dei carri armati”, con i tank dei vari paesi che superano 5 km di percorso a ostacoli, con guadi, ponti e serpentine, fermandosi alle postazioni di fuoco per colpire i bersagli.

Le due super potenze, e grandi favorite, sono la Cina e la Russia. I padroni di casa puntano a fare incetta di medaglie, mentre i temibilissimi rivali asiatici sono pronti a dare del filo da torcere prendendo parte a 22 eventi sui 23 in programma.

La maggior parte dei Paesi partecipanti sono ex sovietici, Kazakistan, Bielorussia, Azerbaigian, Tagikistan e Armenia. Ci sono anche le squadre della Serbia, del Venezuela, dell’Angola, dell’Egitto, della Mongolia, dell’Iran, del Kuwait e dello Zimbabwe. L’unico team della Nato, invece, è quello della Grecia che schiererà i propri cecchini.

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