Non siamo mai stati così tanto vicini al Sole

La Parker Solar Probe della Nasa studierà il nostro Sole e, poco dopo l'inizio della sua missione, detiene già il record di avvicinamento

31 Ottobre 2018

Una vicinanza da record con il Sole: è quella fino alla quale cui si è spinta la sonda Parker Solar Probe.

Realizzata dalla Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, è stata lanciata con l’obiettivo di condurre degli approfondimenti sul vento e l’atmosfera intorno alla nostra stella. E mentre la sua missione prosegue, è diventata di fatto l’oggetto umano che è arrivato più vicino al Sole nella storia delle esplorazioni. Un record che va a battere quello precedente, datato aprile 1976 e detenuto dalla sonda Helios 2 realizzata da tedeschi e americani.

Bisogna ricordare, naturalmente, che si tratta come sempre di una vicinanza relativa. Perché ogni volta che si parla di Spazio e Universo, distanze che normalmente sarebbero impensabili, diventano molto più concrete. Il primato del 1976 aveva spinto la sonda a una distanza di 43 milioni di chilometri dal Sole, quello attuale invece è di 42,73 milioni di chilometri.

Ma presto anche questo record dovrebbe essere polverizzato, infatti sono previsti 24 sorvoli ravvicinati intorno al Sole, flyby che effettuerà nel corso dei prossimi sette anni. La vicinanza maggiore dovrebbe raggiungerla nel 2024 quando si dovrebbe spingere a “soli” 6,1 milioni di chilometri dallo strato della nostra stella da cui arriva la luce.

Non solo vicinanza, però, perché la sonda Parker Solar Probe viaggia anche a una velocità da record. Come si può immaginare quello precedente era sempre detenuto dalla missione Helios 2.

L’obiettivo di questa missione della Nasa è quello di conoscere di più sul Sole per proteggere la Terra dalle tempeste solari e per farlo indagherà sul vento solare e sulla corona, ovvero la parte più esterna della sua atmosfera. Un viaggio sicuramente non adatto al primo turista dello Spazio, ma affascinante e pieno di possibili scoperte.

In soli 78 giorni la sonda è arrivata dove non ha osato nessun altro veicolo spaziale e ad Halloween dovrebbe aver iniziato la manovra di avvicinamento al Sole per arrivare a una distanza di 39 milioni di chilometri entro qualche giorno. Da quel momento in poi inizierà a raccogliere dati che poi invierà successivamente al nostro pianeta.

Il termine della missione è previsto per il 2025 quando una parte si scioglierà e l’altra si fonderà nella corona del Sole, non prima però di averci fatto compiere un passo in avanti nella conoscenza del nostro sistema solare.

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