Mangia di meno per invecchiare più lentamente

Una recente ricerca ha messo in luce la correlazione tra il mangiare ipocalorico e un invecchiamento migliore e più lento: i risultati incredibili

23 Marzo 2020

È ben noto a tutti che l’obesità ha effetti deleteri sul nostro corpo e cervello: arriva a compromettere il sistema cardiovascolare, ridurre la materia grigia e anche farci invecchiare più velocemente. Un recente studio condotto da un team di scienziati dell’Accademia delle Scienze cinese ha indagato sul rapporto tra una dieta ipocalorica e un rallentamento del processo di invecchiamento, notando – sui topi – una ragguardevole diminuzione degli stati infiammatori interni che, come sappiamo, causano il logoramento a livello cellulare (Perché alcuni di noi mangiano a volontà ma non ingrassano?).

Ebbene, i ricercatori hanno messo a confronto due gruppi di topi che andavano dai 18 mesi ai 27 mesi di età (pari circa ai 50-70 anni umani): ad un gruppo è stato somministrato un regime alimentare senza restrizioni, per l’altro invece l’apporto calorico era inferiore del 30%. I risultati sulle singole cellule dei tessuti adiposi, fegato, reni, cervello, muscoli, pelle o midollo osseo (in totale sono state osservate e analizzate 168.703 cellule) erano piuttosto chiari.

Dalle analisi genetiche cellulari è infatti emerso che sui topi che hanno seguito diete senza restrizioni erano in atto per il 57% del totale processi infiammatori legati all’avanzare dell’età (ecco perché prendiamo peso più facilmente dopo i 30 anni): scenario che invece non si è presentato tra i topi che hanno mangiato di meno.

Un esempio? Il primo gruppo ha palesato la presenza di cellule immunitarie – prodotte per combattere infiammazioni e infezioni – andando avanti con la loro età; nel secondo gruppo invece non sono state rintracciate queste cellule.

“La scoperta principale è che l’aumento della risposta infiammatoria durante l’invecchiamento potrebbe essere sistematicamente repressa dalla restrizione calorica”, hanno spiegato i ricercatori, i quali hanno provveduto a ricordare anche: “Lo stato delle nostre cellule mentre invecchiamo dipende chiaramente dalle nostre interazioni con l’ambiente, incluso cosa e quanto mangiamo”.

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