Mangiare pasta riscaldata in padella può aiutarti a dimagrire

Pasta, croce e delizia di tutti i noi: avete mai provato a riscaldarla in padella e poi mangiarla? In questo modo diminuiscono le calorie

24 Gennaio 2020

Almeno in Italia è praticamente impossibile trovare qualcuno che non vada matto per la pasta in tutte le sue forme e condimenti: d’altronde è ben radicata nel nostro DNA sin dalla notte dei tempi e resiste imperterrita ai ciclici attacchi da parte di nutrizionisti e difensori della linea.

È vero che i carboidrati sono pericolosi se vogliamo metterci a dieta, ma esistono dei trucchetti che possiamo facilmente adottare se abbiamo intenzione di ridurre le calorie e pur tuttavia non rinunciare a un bel piatto di pasta.

Sappiate per esempio che oltre a mangiarla al dente aumentandone la digeribilità, è possibile cuocere la pasta in due tempi al fine di rendere il suo amido resistente: dunque potete prima cuocerla in acqua bollente (alcuni chef usano l’acqua fredda, ecco cosa cambia), poi lasciarla raffreddare e condire a piacimento oppure ripassarla in padella solo in un secondo momento.

Stando Denide Robertson, ricercatrice dell’University of Surrey, quando portiamo la pasta a bassa temperatura si forma l’amido resistente, che non viene attaccato con efficacia dagli enzimi che intervengono nel processo digestivo.

“In questo modo è stato confermato che mangiare pasta fredda riduce il picco ematico di glucosio e di insulina dopo i pasti rispetto a quello rilevabile dopo aver mangiato pasta appena preparata. Ma c’è di più. Infatti la pasta riscaldata riduce ancora di più il picco di glucosio, arrivando letteralmente a dimezzarlo”.

Ciò si traduce in un doppio positivo effetto per il nostro corpo: in questo modo, infatti, si evita il picco glicemico controllando meglio i livelli di zucchero nel sangue e si assorbono meno calorie.

L’indice glicemico troppo alto porta a farci percepire il senso di fame con maggiore intensità con la conseguenza che finiamo per mangiare di più rispetto al nostro fabbisogno. Contemporaneamente si dà una bella sforbiciata alle calorie poiché ne assimiliamo in minor quantità.

Anche se la primavera è ancora lontana e la pasta fredda non sembra indicata con queste temperature, prendiamo almeno l’abitudine di lasciarla freddare e poi riscaldare nuovamente in padella… Ne va della nostra linea!

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