Marmellata con i pesticidi: la più contaminata non è di fragola

Una rivista francese ha condotto un test su confetture e marmellate di fragola e albicocca, ecco che cosa è emerso.

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Qualche settimana fa vi abbiamo riportato la notizia relativa alla nuova ‘Dirty Dozen’, ovvero la ‘sporca dozzina’ che elenca la frutta e la verdura  più contaminate (trovate l’articolo completo a questo link). Pubblicata annualmente dall’ente americano Environmental Working Group – EWG, la lista nera è elaborata tenendo in considerazione i dati raccolti dal Dipartimento dell’Agricoltura e dalla Food and Drug Administration statunitensi. Al vertice, ancora una volta, si conferma uno dei frutti più amati, ovvero le fragole, che contengono la maggior quantità di contaminanti.

Seguono, per quanto riguarda la sola frutta, pesche, pere, pesche nettarine, mele, uva, ciliegie e mirtilli. Insomma, la scelta è purtroppo molto ampia. A fronte di questo quadro verrebbe da pensare che anche i prodotti che utilizzano tali alimenti rispettino rigorosamente la medesima posizione nella classifica, ma non è così. Non è, quindi, la marmellata di fragole quella più contaminata da tracce di pesticidi.

A rivelare quali sono le confetture con le tracce maggiori di sostanze chimiche è stata una rivista francese, ‘60 Millions de Consommateurs’, che ha condotto un test su diversi marchi e confrontato, in particolare, le marmellate di fragole e albicocche alla ricerca di insetticidi e fungicidi. Sui quaranta brand analizzati, sono state rilevate tracce di pesticidi per oltre la metà dei prodotti. Le quantità restano, per fortuna, al di sotto delle soglie previste dall’Unione Europea, ma i risultati non sono certo rassicuranti.

A svettare come più contaminata è la marmellata di albicocca a cui, quindi, è bene fare attenzione nel momento dell’acquisto. Meglio, per esempio, optare per marchi biologici che, dai test della medesima rivista francese, risultano esenti da pesticidi. Le confetture bio, quindi, che si trovano sul mercato garantiscono standard qualitativi più elevati e tutelano meglio la nostra salute. I prezzi sono leggermente più alti, ma il nostro organismo sarà sicuramente più in salute.

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