C’è spazio anche per l’indie quest’anno a Sanremo Giovani grazie a Marte Marasco, una delle 24 finaliste che saliranno sul palco il 20 e 21 dicembre.
Marta Marasco in arte “Marte Marasco“, nasce nel 1995 a Milano. A trasmetterle la passione per la musica sin da piccola sono i suoi genitori, appassionati di rock, blues e cantautorato italiano. Per inseguire questa passione, a sedici anni inizia a seguire lezioni di canto, e si mette alla prova anche come autrice: a ispirare le sue canzoni, sono episodi di vita quotidiana, momenti di delusioni, speranze e sogni in cui milioni di ragazzi come lei possono identificarsi.
Spinta da una forte curiosità e dalla continua voglia di mettersi in gioco, calca i palcoscenici di diversi locali, nei quali si esibisce con i suoi brani. Fino a che, nel maggio 2018, bussa alla porta della più grande etichetta discografica indipendente italiana: la Sugar di Caterina Caselli, che ha lanciato artisti come Elisa, Negramaro, Andrea Bocelli e Malika Ayane. Qui inizia a lavorare al suo primo disco d’esordio, che vedrà luce nel 2019 e sarà accompagnato da un tour in cui Marte presenterà le sue nuove canzoni: “La mia vita oscilla tendenzialmente tra l’insicurezza e la risata nervosa, ma se c’è una cosa di cui in questo momento sono certa, è che succederanno cose belle” fa sapere lei in merito alla nuova esperienza.
Sul palco dell’Ariston la cantautrice milanese porterà un brano decisamente diverso dal repertorio sanremese. La canzone con cui Marte Marasco cercherà di conquistare uno dei due posti a disposizione per il Sanremo Big di Claudio Baglioni si intitola “Nella mia testa”, e riprende temi e melodie cari alla musica indie. Il testo appare quasi come una filastrocca, in cui si ripetono, come un flusso di coscienza, tutti i ricordi più autentici presenti nella testa della cantautrice: “Nella mia testa c’è una vecchia giostra /e una bambina con le mani nella torta /una finestra in centro a Londra /e sta canzone scema la la la la la” recita il ritornello del brano. Riuscirà Marte Marasco a conquistare la platea dell’Ariston con la sua originalità?
