Minù: il cane rapito torna a casa dopo 3 anni

Minù era stata rapita dalla sua casa tre anni fa ed è stata ritrovata in questi giorni lontana da casa e tenuta in pessime condizioni

11 Aprile 2017

Dopo essere stata rapita e aver trascorso tre anni lontano dalla sua famiglia, la cagnolina Minù è finalmente tornata a casa. Il cane era stato sottratto dal giardino di casa a Forlimpopoli, nella provincia di Forlì-Cesena, da alcuni malviventi.

Dopo tre anni lontano dai suoi cari è stata ritrovata in un’abitazione di Gallicano, a Roma, lontana oltre 330 chilometri dal luogo in cui era scomparsa. Il carlino era tenuto in cattive condizioni ed è stato salvato dalle guardie zoofile di Oipa che sono intervenute dopo una segnalazione. In questo modo è stato possibile verificare il microchip del cane e risalire ai veri padroni, che l’hanno recuperata alla stazione di Bologna.

“I furti di cani, soprattutto di razza, da giardini, automobili o fuori dai negozi, sono un fenomeno in crescita perché gli sbocchi criminosi, dall’accattonaggio alla riproduzione scopo vendita, sono purtroppo molteplici – ha svelato Claudio Locuratolo, coordinatore guardie zoofile Oipa Roma –. Ecco perché invitiamo a non lasciare mai il proprio cane incustodito e a ricordare che il microchip, come in questo caso, fa la differenza tra un cane perso per sempre e un cane che può riabbracciare la sua famiglia”.

Minù oggi ha sette anni ed era detenuta insieme ad altri cani da una 34enne. La donna ha dichiarato alle guardie dell’Oipa di essere la proprietaria degli animali, affermando che la carlina era stata lasciata da sua cognata. Le spiegazioni fornite però non sono apparse efficaci e sono stati avviati degli accertamenti sul microchip per valutare la provenienza della cagnolina.

L’anagrafe canina ha permesso di risalire ai padroni di Minù a Forlimpopoli. La famiglia del carlino, una volta contattata, ha spiegato che il cane era stato rapito tre anni prima ed è arrivata sino a Bologna per riabbracciare il cane.

La donna che aveva in custodia Minù ora dovrà rispondere del reato di ricettazione e di false dichiarazioni ad un pubblico ufficiale dopo che, durante un primo controllo, aveva fornito informazioni false.

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