Mistero al largo della Toscana: esplosioni di gas in mare

Le autorità marittime hanno deciso per lo stop alla navigazione.

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Mistero e preoccupazione al largo delle coste della Toscana: da alcuni giorni si segnalano delle esplosione di gas in mare.

Un fenomeno che ha allarmato le autorità marittime toscane a tal punto da vietare qualsiasi attività marina, sia di superficie che subacquea, nei pressi delle formiche di Montecristo, allo Scoglio d’Africa (piccola isola che si trova tra il Tirreno e il canale della Corsica).

Testimonianze dei pescatori di Campo nell’Elba parlano di geyser alti fino a 10 metri ed eventi dalla durata di diverse ore.

Esplosioni che, quindi, possono essere potenzialmente pericolose per le imbarcazioni di passaggio, dal momento che, insieme all’acqua e al gas, scagliano anche fango e detriti.

Da qui la scelta della Capitaneria di Porto di emettere un’ordinanza per impedire, in via cautelativa e precauzionale, la navigazione nella zona interessata dalle deflagrazioni, le cui coordinate sono 42°23.7′ Nord e 010° 05.6 Est.

La stessa Capitaneria di Porto, infatti, ha confermato “la presenza di fenomeni fisici presumibilmente riconducibili ad attività geologica sottomarina”.

Le esplosioni sarebbero causate dall’incrocio tra le emissioni gassose e l’acqua, al largo tra Montecristo, Pianosa e la Corsica e gli esperti dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia sono al lavoro per capirne di più, valutando anche possibili collegamenti con le attività vulcaniche del basso Tirreno e l’attività sismica in Centro Italia.

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