In pochi mesi farà il suo esordio cittadino il carrello automatizzato. Un simpatico robot che porterà la spesa al posto nostro.
Fare la spesa in auto è di certo una comodità, ma non sempre possibile farlo. A dire il vero, non si tratta neanche della più ecologica delle soluzioni. Chi inoltre vive a pochi passi da un centro abitato molto attivo, ricco di negozi di ogni sorta, potrebbe benissimo prendere una boccata d’aria e fare due passi. Il problema però si pone quando occorre portare a casa un bel po’ di scorte per frigorifero e dispensa. Come fare a sopportare il peso delle buste? Ai ben noti rossori sulle mani c’è oggi una soluzione: Mobot.
L’obiettivo è di fatto quello di portare negli anni 2000 il vecchio e obsoleto carrello. Sarà carino vederlo in un angolo a prendere polvere in casa di nonna, ma in quanto a manualità non è il massimo. Un anziano/a dovrà comunque trascinare un certo peso, con un fastidio non di poco conto qualora la strada da percorrere risulti essere in salita e non perfettamente asfaltata.
Mobot è un carrello automatizzato, che ha il compito di seguire il suo proprietario fino a casa. Nessuno sforzo e, una volta superato lo sguardo dei curiosi, si avrà dalla propria un aiuto tecnologico enorme. Sviluppato in Italia, da Mediate, azienda dell’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
La sperimentazione iniziale consentirà il trasporto della spesa nel tratto fra il parcheggio e le abitazioni del centro storico, chiuso al traffico. Se dovesse però trovare un proprio piazzamento nel mercato odierno, sarà possibile ritrovarlo nei negozi, così da aiutare chiunque a fare la spesa in serenità.
Semplice nello stile e molto capiente, Mobot ha un ‘tettuccio’ apribile, che consente l’inserimento delle proprie buste. Per utilizzarlo sarà necessario scaricare e installare un’applicazione sul proprio smartphone, richiamandolo all’ingresso del negozio. A quel punto il robot seguirà il segnale lanciato dal cellulare, raggiungendo la casa del cliente in autonomia.
Nel giro di pochi mesi si registrerà il suo esordio nella vita quotidiana, dopo la presentazione al Festival Internazionale della robotica di Pisa. Un’idea che potrebbe trovare spazio in Italia e all’estero. Esempio del genio italiano che non muore mai.
Fonte Foto: Twitter