Le iniziative sportive che recentemente hanno preso vita, grazie ad organizzazioni e l’interesse del governo, hanno offerto a circa 70 mila giovani, con differenti disabilità, a ritrovare nuova energia e voglia di vincere una sfida contro la vita stessa. Si tratta così di un’enorme comunità che è emersa grazie anche alle risorse della rete.
Nasce così la nuova applicazione OSO, acronimo emblematico che significa appunto, Ogni Sport Oltre. E’ un portale realizzato dalla Fondazione Vodafone per dar vita alla prima comunità digitale che possa rappresentare un punto di incontro tra chi, al di là di una propria disabilità fisica, voglia avvicinarsi allo sport.
OSO e la magia dello sport
Sono molte le testimonianze di ragazzi, ragazze e genitori degli stessi che riferiscono di come lo sport abbia garantito loro la possibilità di ricominciare a vivere, al di là di ogni intoppo fisico. E’ questa la storia di Livio, un ragazzo divenuto cieco a causa di una meningite, che ha scelto di fare nuoto, buttandosi giù da un trampolino senza neppure vedere l’acqua.
O ancora Giacomo che ha scelto di fare canottaggio sfidando la sua disabilità, l’amputazione di una gamba in seguito ad un osteosarcoma. Lo sport gli ha fornito quella spinta necessaria voler ricominciare a vivere, proprio quando tutto sembrava ormai giunto alla fine. Se ci si arrende, si perde contro se stessi, contro la vita.
Come loro moltissimi altri ragazzi e giovanissimi scelgono di avvicinarsi allo sport per ritrovare linfa vitale, energia e voglia di rivalsa nei confronti di un destino apparentemente avverso. Per questa ragione la piattaforma OSO ha sostenuto sino ad ora ben 40 progetti, per 1,9 milioni di euro, grazie anche alla collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico.
Lo sport è una lezione di vita
Così ha definito lo sport il ministro Lorenzin in una recente intervista, una lezione di vita, poiché ci sostiene nell’affrontare quotidianamente ogni difficoltà. Anche il ministro per lo Sport, Lotti ha sottolineato l’importanza di abbattere ogni barriera nella sport, affinché chiunque, al di là di una disabilità, possa avvicinarsi ad una pratica che rappresenta oggi uno stile di vita.
Sono le barriere spesso a non consentire a chi abbia delle disabilità ad avvicinarsi alla pratica sportiva, ha ribadito anche Enrico Resmini, presidente della Fondazione Vodafone Italia. Proprio per annullare queste barriere, si è scelto di ricorrere alle enormi possibilità offerte dalla rete creando così la nuova app OSO.