Con il moltiplicarsi delle minacce online e degli attentati, sia on che offline, alla privacy di ognuno di noi, sta diventando molto più diffusa la preoccupazione di navigare in rete in incognito: non solo per non far sapere a chi condivide il pc con noi cosa vediamo, ma anche per impedire ai siti che visitiamo di carpire i nostri dati.
Ma navigare senza lasciare traccia è possibile? Anche per chi non è esperto di informatica? La risposta è si, anche se con dei distinguo.
La prima opzione, la più semplice, è la navigazione in incognito che viene offerta praticamente da tutti i browser, fisso o mobile, e che si inserisce di solito dalle impostazioni: questo tipo di navigazione serve a non salvare sul dispositivo la cronologia, i cookie ed i dati inseriti nei moduli dei siti visitati. Non nasconde però il proprio indirizzo IP, che è la base della navigazione in incognito.
L’indirizzo IP può essere camuffato o nascosto usando una rete VPN, una sorta di intermediario fra noi e i siti che visitiamo, che ci nasconde dall’identificazione di quei determinati siti. Esistono molte reti VPN, sotto forma di programmi da scaricare ed installare sul computer o sul cellulare: alcune sono a pagamento, altre gratuite, e ovviamente offrono servizi diversi a seconda del livello di specializzazione (e del costo).
Matthias Marx, esperto di hacking tedesco intervistato da Vice, ha comunque messo in dubbio anche l’effettiva sicurezza delle reti VPN: bisogna infatti avere fiducia nel provider che fornisce la VPN e sperare che non sia lui stesso ad essere hackerato oppure a vendere i dati a terzi.
Una soluzione che molte persone interessate a navigare in anonimo usano è Tor, un software gratuito e con licenza BSD (quindi permissiva), che nasce proprio per rendere difficile l’analisi del traffico sul web e proteggere così la privacy di chi naviga, la riservatezza delle sue comunicazioni e l’accessibilità dei servizi.
L’aspetto negativo di Tor è che può rendere più lenta e macchinosa la navigazione, ma non solo: anche navigando con questo software, per restare anonimi occorre non collegarsi ai social network nè al proprio account Google ed evitare di scaricare file in word o pdf.