New York sarà sommersa dal mare, in un futuro non troppo lontano

New York finirà sotto il mare proprio come Atlantide e, secondo il geofisico Klaus Jacob, non manca molto prima della catastrofe

10 Settembre 2016

New York finirà sotto il mare, secondo Klaus Jacobs, e non si tratta di una previsione per un futuro troppo lontano. Il geofisico tedesco, affiliato con l’Osservatorio della Terra Lamont-Doherty della Columbia University, è seriamente preoccupato per la crescita del livello del mare. Secondo alcuni recenti scoperte scientifiche, infatti, un bambino nato oggi nella Grande Mela, vivrà abbastanza da vedere l’acqua ingrossarsi di ben sei piedi (quasi due metri). La causa sarebbe la situazione climatica attuale o, più precisamente, il riscaldamento globale.

L’idea che New York venga sommersa dalle acque, dunque, non è soltanto una fantasia: secondo Jacobs, si trasformerà gradualmente in una seconda Atlantide. L’inondazione inizierà lentamente ed irregolarmente, così da confondere le persone. Le piogge sempre più frequenti, ad esempio, porteranno alluvioni in zone in cui non ce ne sono mai state, così come durante la luna piena, le alte maree strariperanno oltre le paratie. Queste e tante altre catastrofi ambientali dovute alle acque diventeranno routine, e i temporali saranno di volta in volta più forti.

Ora come ora non può esserci alcuna certezza riguardo i prossimi 100 anni ma, se entro il 2050 il livello del mare crescerà rapidamente come alcuni scienziati prevedono, vorrà dire che New York finirà sotto il mare entro pochi secoli. Per rendersi conto della potenza dell’oceano, basti pensare all’Uragano Sandy, che nel 2012 ha portato devastazione e morte in Giamaica, sull’isola di Cuba, alle Bahamas e in altre località della Costa Atlantica statunitense. Per quanto si tenterà di contenere i disastri, sarà troppo tardi per sperare di vincere contro la natura.

Jacobs ha fatto notare che sarebbe molto più semplice ascoltare gli scienziati, ogni tanto, invece di aspettare che siano le catastrofi a far aprire gli occhi alla realtà. Secondo lui vige un grave stato di negazione tra la gente, e questo potrebbe portare alla rovina. Se si iniziasse a preoccuparsi seriamente per le proprie sorti, si potrebbe fare molto per salvare la città, prima di essere costretti a rifugiarsi sulle colline. Se invece si continuerà a far finta di nulla, New York verrà sommersa.

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