“Vincenzo era a terra sul ciglio della strada. Ci siamo guardati solo un attimo, ma era muto. Non ci siamo detti niente. Non servivano parole. Aveva il morale a pezzi”.
Le parole del commissario tecnico della nazionale azzurra di ciclismo, Davide Cassani, a Rai Sport, dicono tutto sullo stato d’animo di Vincenzo Nibali, caduto nell’ultima discesa del tracciato olimpico quando era in fuga.
“La delusione è moltiplicata per mille perché abbiamo fatto una corsa perfetta, esattamente come l’avevamo pensata. Questo è il rammarico più grande – aggiunge Cassani -. Sapevamo che Vincenzo stava bene e che avevamo una grande squadra. Questo è il rammarico più grande”.
Lo Squalo è stato trasportato in ambulanza in ospedale dopo la brutta caduta: il siciliano ha battuto la spalla nell’incidente che gli è costato una medaglia molto probabile. Dalle prime ricostruzioni dei suoi compagni di squadra, non dovrebbero esserci fratture, come riferito dal presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, che non si è comunque sbilanciato. “Aspettiamo, perché con l’adrenalina del momento il dolore si sente meno”.
Invece, secondo quanto riporta l’Ansa, Nibali avrebbe riportato due fratture alla clavicola. “Mi dispiace, anche per i ragazzi: oggi siamo stati davvero una bella squadra”, le uniche parole del ciclista azzurro.
La medaglia d’oro è andata al belga Greg Van Avermaet, argento per il danese Jacob Fuglsang, bronzo per il polacco Rafael Majka. Sesto il primo degli italiani, Fabio Aru.