Spunta uno studio scientifico pubblicato sul British Journal of Sports Medicine riguardante un piccolo test: riuscire a stare in piedi su una gamba sola nella “posizione del fenicottero” per almeno 10 secondi può aiutare a prevedere il rischio di morire entro un periodo di sette anni.

Una previsione azzardata a un primo sguardo ma, secondo i ricercatori, questa semplice prova di equilibrio rappresenta un’importante cartina di tornasole nel valutare le condizioni fisiche generali di una persona. Lo studio si intitola “Successful 10-second one-legged stance performance predicts survival in middle-aged and older individuals“, ovvero “Il successo nella performance di 10 secondi di equilibrio su una gamba predice la sopravvivenza in individui di mezza età e anziani“.

Già di primo acchitto, infatti, ci rendiamo conto che coloro che non riescono a stare per almeno 10 secondi in piedi nella posizione del fenicottero hanno maggiori possibilità di essere anziane, in sovrappeso oppure tendenzialmente affette da diabete.

Allo studio in questione hanno partecipato 1.702 persone brasiliane di età compresa tra i 51 e i 75 anni. A loro è stato chiesto di togliersi scarpe e calze e di appoggiare la parte anteriore del piede libero sul retro della gamba opposta, tenendo le braccia lungo i fianchi e lo sguardo fisso davanti a sé. Sono stati concessi tre tentativi a testa ma una persona su cinque non è riuscita a completare il test, mostrando segnali di salute piuttosto preoccupanti.

Nel giro di 7 anni, 123 delle persone partecipanti allo studio (la maggioranza delle quali non aveva completato il test) è deceduta, facendo concludere che l’incapacità di stare in piedi su una gamba sola per almeno 10 secondi comporta un aumento dell’84% del rischio di morte.

I ricercatori hanno concluso che la valutazione dell’equilibrio tramite il test di mantenimento della posizione del fenicottero è in grado di fornire un feedback rapido e oggettivo al paziente e ai medici per quanto riguarda l’equilibrio statico. Un controllo semplice e immediato che potrebbe riuscere ad aggiungere informazioni utili per quanto riguarda il rischio di mortalità in uomini e donne di mezza età e anziani.