Non ti riconosci nelle foto? È colpa del tuo cervello

La mente può giocarci bruttissimi scherzi e arriva anche a non farci riconoscere nelle foto scattate da altri: ecco cosa succede nel nostro cervello

12 Marzo 2020

Quante volte vi è capitato di scegliere come immagine profilo un selfie che vi è venuto particolarmente bene rispetto ad una foto scattata magari da un vostro amico o dal vostro fidanzato? Sicuramente tante, perché vi sembrate più somiglianti a voi stessi (c’è anche un museo interamente dedicato) e anzi molto spesso non vi riconoscete negli scatti effettuati da altri.

Perché succede? Non stiamo parlando di essere più o meno bravi ad usare la fotocamera, ma di un particolare meccanismo innescato nel nostro cervello che si chiama “effetto esposizione”, indagato da un gruppo di ricercatori dell’università del New South Wales, in Australia.

Dai risultati delle analisi condotte dal team degli scienziati è emerso che non soltanto non conosciamo realmente il nostro vero aspetto, ma addirittura gli estranei lo sanno individuare in modo più preciso di noi.

L’effetto esposizione – lo stesso per cui quando sentiamo la nostra voce registrata stentiamo a riconoscerla – dipende dal fatto che il senso di estraneità è legato a una serie di ricordi della nostra immagine allo specchio, dunque capovolta, sedimentati nel cervello. La perenne esposizione a questa immagine riflessa ci fa risultare piacevole un selfie e sgradevole gli altri scatti (e infatti i selfie fanno bene alla salute, ecco perché!).

Gli scienziati hanno coinvolto 130 studenti chiedendo loro di scaricare da FB 10 foto che li ritraessero; successivamente ai volontari è stato chiesto di girare un video da cui sono state estrapolate altre due immagini, una del volto sorridente e una con espressione neutra, e di metterle in sequenza dalla più alla meno somigliante.

Queste foto sono state mostrate a 16 “estranei” a cui è stato ugualmente chiesto di metterle in ordine di somiglianza rispetto a quello che percepivano come il vero aspetto dei soggetti. Le performance di questi ultimi sono risultate più accurate del 7% nei test di collegamento tra le foto dei social e quelle tratte dalla webcam.

Insomma, a quanto pare “Specchio specchio delle mie brame” resta solo una formula di fiabesca memoria che ci allontana dalla verità… La realtà, in effetti, è molto più dura!

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